Scoppia la polemica all'interno di Ncd a Milano. Il partito, a livello nazionale, sostiene il governo di Matteo Renzi, ma a livello milanese la dirigenza cerca di mantenersi saldamente all'interno del centrodestra, sia al Pirellone sia, soprattutto, in vista delle elezioni comunali di Milano per il 2016.

Il coordinatore cittadino Nicolò Mardegan è molto polemico con la scelta nazionale di restare al governo del Paese. "Eravamo un partito da 5%, i sondaggi ci danno all'1,2%", ha affermato ad Agorà su Rai3. "Abbiamo chiesto una direzione nazionale per valutare leadership e linea politica", ha proseguito citando esplicitamente il segretario-ministro Angelino Alfano ma anche le dimissioni di Maurizio Lupi, "accoltellato alle spalle senza essere indagato". Poi l'affondo sull'Italicum, la legge elettorale in procinto di essere approvata. "Non si può votare, è ridicola", ha commentato Mardegan.

Mardegan deve però vedersela con Carmine Abagnale, consigliere comunale a Palazzo Marino. I nervi tra i due sono ormai molto tesi. Abagnale già nella giornata di mercoledì 1 aprile aveva stigmatizzato le critiche di Mardegan alla dirigenza del partito: "Basta - aveva detto - con attacchi volgari, diretti o indiretti, ai vertici. Abbiamo fondato un partito con Angelino Alfano, Maurizio Lupi e altri amici e in quella direzione è necessario proseguire. Chi non condivide quella linea evidentemente è fuori da Ncd".

"Abbiamo fondato un partito di centrodestra", era stata la replica di Mardegan: "Forse è questo che Abagnale non ha chiaro. Se non è soddisfatto di come viene condotto il partito a Milano, vada nel Pd come dimostra di voler fare Alfano, pronto ad allearsi coi democratici in Campania. Noi a Milano siamo oppositori del centrosinistra".