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Caso Ruby, Radicali a Pm: “Minetti candidata con firme false”

Secondo i Radicali la consigliera regionale sarebbe stata inserita nel listino Formigoni irregolarmente. In mattinata Cappato e Lipperini hanno presentato esposto in Procura

L'ex velina Nicole Minetti, consigliere regionale della Lombardia coinvolto nel caso Ruby, sarebbe stata inserita nel listino di Formigoni irregolarmente. A dirlo sono i Radicali che questa mattina hanno presentato un esposto in Procura per chiedere al pm di indagare sulle responsabilità penali legate alla raccolta di firme false.

Secondo Marco Cappato e Lorenzo Lipparini la lista sarebbe stata riaperta a pochi giorni dalla data di scadenza per le presentazioni, dopo due vertici tra Silvio Berlusconi, Umberto Bossi e Roberto Formigoni ad Arcore. Gli incontri, infatti, si sarebbero tenuti il 23 e il 24 febbraio e la candidatura della Minetti sarebbe stata aggiunta il 25 febbraio a due giorni dal termine ultimo per presentare le liste che  scadeva il 27.

"Minetti - ha spiegato Cappato - è entrata in lista con modalità illegali, e noi l'avevamo già denunciato pubblicamente 10 mesi fa". "Hanno riaperto la lista - ha proseguito - all'ultimo momento utile per farla entrare, visto che il 27 scadevano i termini di presentazione". L'ingresso in lista, ha spiegato ancora, "é stato concordato in due vertici ad Arcore del 23 e 24 febbraio alla presenza anche di Bossi e Formigoni" e "secondo notizie di stampa" l'igienista dentale è entrata nella lista il 25 febbraio.

Dal 13 al 23 febbraio, però, "erano già state raccolte circa 2 mila firme a sostegno della lista sulle quasi 4 mila totali". Dunque, secondo i Radicali, la Procura deve indagare sulle responsabilità penali per l'irregolare raccolta delle firme, avvenuta nei giorni compresi tra i vertici di Arcore e la scadenza per la presentazione della lista.

"Noi vogliamo - ha concluso Cappato - che si indaghi non solo sugli autenticatori delle firme, ma anche sulla 'catena di comando' che ha gestito la vicenda".

Ad occuparsi dell'indagine sarà il procuratore aggiunto Alfredo Robledo, che sta già indagando sulla presunta falsità di circa 500 firme presentate a sostegno della lista del Governatore lombardo Roberto Formigoni, sulla base di un esposto degli stessi Radicali.  Il pm ha ipotizzato i reati di falso materiale, falso in atto pubblico e falso ideologico.
 

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