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Moschea a Milano, Lega e Forza Italia promettono battaglia

Dopo la pubblicazione delle linee guida

Dopo la pubblicazione delle linee guida sui tre nuovi luoghi di culto (di cui una o due moschee), parte immediata la mobilitazione di Lega Nord e Forza Italia, da sempre contrarie alla realizzazione soprattutto di una moschea a Milano, sebbene alcuni consiglieri forzisti si fossero dichiarati in passato favorevoli a discuterne nel merito.

Tre banchetti di Forza Italia sono stati subito organizzati per la mattinata di sabato in via Padova 202 (vicino all'area di via Esterle), in via Rogoredo (vicino all'area di via Marignano) e in via Falck (vicino all'ex Palasharp). Secondo Giulio Gallera, coordinatore cittadino del partito, "E' assurdo consentire la realizzazione di moschee senza avere garanzie su chi le finanzierà e sul tipo di attività che verranno svolte all'interno di quei luoghi".

Forza Italia chiede atti di governo che garantiscano che le attività svolte all'interno delle moschee siano tutte lecite e propone l'obbligo di sermoni in italiano: cosa, questa, che la giunta ha lasciato facoltativa nelle linee guida, pur assegnando un punteggio maggiore alle associazioni religiose che saranno in grado di garantirlo. "Quelle aree - continua Gallera - potrebbero, certamente, accogliere biblioteche, centri per anziani, centri sportivi o centri di aggregazione giovanile". Gli azzurri avrebbero preferito aree non pubbliche.

Anche Igor Iezzi (Lega Nord) promette battaglia: "Da domani saremo in piazza per raccogliere firme contro l'apertura di nuove moschee, faremo un'opposizione durissima, nelle aule di Palazzo Marino, sul territorio e nelle aule di Tribunale. Non permetteremo questa follia di Pisapia, questo regalo agli islamici integralisti quando ai milanesi si continua a far pagare tasse su tasse", ha dichiarato.

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