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Olimpiadi invernali, Sala a un bivio: e convoca i capigruppo di maggioranza e opposizione

Il sindaco non ha gradito che il Coni non abbia scelto una città capofila tra Milano, Torino e Cortina d'Ampezzo

Finita la pausa estiva, la politica milanese torna ad occuparsi delle olimpiadi invernali del 2026. Come è noto, il Coni ha deciso - all'inizio di agosto - di non scegliere una tra le città italiane che si erano precandidate (Milano, Torino e Cortina d'Ampezzo) ma di presentare al comitato olimpico internazionale una candidatura italiana "condivisa" e senza capofila. Questo, però, non è stato per niente gradito dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, secondo cui la modalità della città capofila sarebbe stata una scelta migliore.

E in questo senso il consiglio comunale di Milano aveva approvato un documento sulla candidatura alle olimpiadi, ponendo come condizione proprio la città capofila. Ora, visto che il Coni ha scelto diversamente, Sala vuole confrontarsi con tutti i partiti, di maggioranza e di opposizione, e ha convocato per il 3 settembre una riunione con i capigruppo. 

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Nessun gruppo è apertamente contrario alle olimpiadi, ma sulla questione della governance le idee si dividono. Da una parte Movimento 5 Stelle e Lega, alleati di governo a livello nazionale, sostengono la candidatura a tre senza capofila ufficiali, anche se il capogruppo leghista Alessandro Morelli nota che Milano sarebbe comunque la "capofila di fatto". Dall'altra parte il centrosinistra, che punta a sostenere l'esigenza rappresentata da Sala - che è stato commissario unico di Expo 2015 - sulla governance chiara e unica.

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