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Olimpiadi 2024, l'idea per il dopo-Expo

Nessuna competizione con Roma ma l'idea è quella di sfruttare i giochi del 2024 per dare un futuro certo alle aree di Expo 2015: la cittadella dello sport

A Milano non conviene mettersi in competizione con Roma per le olimpiadi del 2024, ma semmai collaborare affinché i cinque cerchi mettano piede in Italia e - magari - avere qualcosa in cambio. Qualche manifestazione sportiva, qualche evento. Va letta in questi termini la "pace" stipulata al telefono tra i due sindaci, Ignazio Marino e Giuliano Pisapia, che hanno fatto capire di non voler affatto litigare su una competizione interna tra le due città.

D'altra parte Expo è andata a Milano anche con il contributo dell'allora governo in carica. E si realizzerà (anche) con fondi dello Stato. Dunque Milano "ha già avuto", è la spiegazione degli addetti ai lavori. Ma proprio in chiave Expo (anzi: post-Expo), i giochi olimpici in Italia possono risultare un'occasione d'oro. Strutture e terreni, infatti, non hanno ancora avuto una destinazione definitiva per il dopo 2015. E le olimpiadi potrebbero essere la svolta che mancava.

I terreni di Expo constano infatti di qualcosa come un milione di metri quadri, al centro di un nuovo sistema viabilistico pensato per convogliare nell'area decine di migliaia di persone nello stesso momento. Facile immaginare che si possano trasformare in una "cittadella dello sport", duratura per la città. I terreni, che sono stati acquistati da soggetti pubblici (i soci di Arexpo, quindi comune e regione), dovranno poi fruttare qualcosa agli acquirenti. Anche se la metà dovrà diventare un parco, secondo i dettami del consiglio comunale.

Del resto, aleggia sempre il sogno di un nuovo stadio che rimpiazzi il Meazza, ormai antiquato rispetto ai canoni di un moderno tempio del calcio. E che dire di una vera piscina olimpionica?

Ecco allora che la politica inizia a muoversi. Da un lato Pisapia, che ha telefonato a Marino per dargli il suo sostegno. Per correttezza istituzionale non poteva far altro, ma l'obiettivo del sindaco di Milano è quello di trarre il più ampio beneficio possibile per il capoluogo meneghino dalla candidatura ufficiale di Roma. L'assessore allo sport Chiara Bisconti parla apertamente: "Per noi è essenziale che emerga un progetto italiano, con una collaborazione che porti Milano ad ospitare alcuni eventi del programma olimpico". Per Roberto Maroni, presidente della regione, l'olimpiade è un'occasione da non perdere: il leader leghista vorrebbe puntare alla candidatura di Milano ma "senza fare la guerra a nessuno". E poi: "C'è il sito Expo e l'idea è di realizzare lì a cittadella olimpica dello sport di cui Milano e la Lombardia hanno grande bisogno".

E Alan Rizzi, capogruppo del Pdl a Palazzo Marino ed ex assessore allo sport, rilancia chiedendo un tavolo bipartisan, dal Pd a Fratelli d'Italia, per ragionare tutti insieme. L'unico a frenare è Basilio Rizzo, presidente del consiglio comunale, spesso restio a sentir parlare di grandi opere e grandi eventi.

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