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Opera, nuovo centro-mensa da mille pasti. E per i bimbi "self-service"

Rivoluzione nelle mese di Opera: realizzato un centro unico di cottura da mille pasti al giorno. E per gli studenti arriva il "self-service". Costo: un milione e 500mila euro, sulle spalle dall'azienda appaltatrice, Gemeaz Cusin

Rivoluzione nelle mese di Opera: da martedì 8 febbraio è entrato in funzione il nuovo sistema per la somministrazione dei pasti agli studenti delle scuole del territorio. Terminati i lavori per la realizzazione di un nuovo centro unico di cottura, il servizio è al suo esordio e comporterà numerose migliorie, specialmente per i piccoli fruitori del servizio. La prima novità è l’introduzione del servizio self-service per i bambini delle classi terze, quarte e quinte elementari e gli studenti della scuola secondaria di primo grado.

UN SELF-SERVICE "DA GRANDI" - Dotati di vassoio, gli scolari, prima di accomodarsi a tavola, dovranno passare dall’apposito personale che consegnerà loro il piatto del primo, quello del secondo e, da ultimo frutta e pane. In questo modo, non solo si stimolerà l’appetito, facendo apparire il pranzo come un momento di gioco ma, si darà vita ad una tappa importante nel processo di autonomia e crescita dei giovani. Il secondo cambiamento importante è quello della realizzazione di un’opera importante, come il centro unico di cottura pasti del valore di oltre un milione e cinquecento mila euro. Costi che non sono gravati sulle casse comunali e quindi, sui cittadini ma effettuati dall’azienda Gemeaz Cusin che per i prossimi nove anni si occuperà della gestione delle mense cittadine. Con una ristrutturazione dell’ambiente e l’adeguamento a sistemi di cottura più moderni e idonei alla preparazione di mille pasti al giorno, il “sistema cucina” è stato completamente modificato, riorganizzando anche i costi del personale e dismettendo gli impianti cottura delle altre scuole che, da oggi, verranno rifornite dallo stesso centro di via Emilia.

"RAGAZZI ENTUSIASTI" - I menù serviti sono gli stessi concordati con i rappresentanti dei circoli di qualità e con personale specializzato nella cura dell’alimentazione, specialmente nell’età evolutiva. Pranzi che contengono nelle giuste proporzioni della “piramide degli alimenti” e che, almeno una volta alla settimana, prevedono menù tipici, ovvero piatti tradizionali delle regioni italiane, oppure piatti etnici. “Dopo notevoli sforzi per rimediare ad errori di progettazione e ritardi dovuti a lacune nella programmazione dei lavori - afferma il Sindaco Ettore Fusco, oggi a pranzo con i bambini della scuola elementare Gianni Rodari - abbiamo finalmente messo in funzione il centro di cottura cittadino e ripristinato il buon funzionamento della mensa nella scuola elementare di Via Emilia. Si mangia meglio di prima poiché il processo di preparazione dei cibi è unico, maggiormente controllato ed il trasporto nelle scuole è ineccepibile. Il self service - conclude il Sindaco, dopo avere scambiato opinioni a pranzo con i bambini alle prese con il nuovo servizio - entusiasma i ragazzi che si sentono responsabilizzati e coinvolti in un processo di formazione educativa a cui si prestano volentieri. Anche la qualità dei cibi sembra sia stata maggiormente apprezzata sia dagli scolari che dalle insegnanti”.

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