rotate-mobile
Politica

Parisi: "Legalizziamo le moschee abusive che sono sicure"

L'ex candidato sindaco di Milano per il centrodestra propone un'iniziativa del consiglio comunale per parlare con tutte le anime dell'Islam: "Ma Sumaya non ne faccia parte"

Legalizzare i luoghi di preghiera islamici - tra quelli "più o meno clandestini" - che sono "abbastanza sicuri". Farà discutere la presa di posizione di Stefano Parisi, già candidato sindaco di Milano per il centrodestra ed eletto in consiglio comunale. Parisi ha dettato la sua proposta durante un incontro con i giornalisti alla vigilia della prima seduta del consiglio, che si terrà a Palazzo Marino nel pomeriggio di giovedì 7 luglio.

Un incontro in cui si è parlato a lungo proprio di Islam e moschee. Un tema di cui si dibatte parecchio in occasione della fine del Ramadan, il mese sacro dei musulmani, ma anche perché la vice sindaco Anna Scavuzzo ha già incontrato alcune associazioni islamiche per riprendere a discutere di Moschea a Milano. 

Sulla Moschea, Parisi invece pensa che sia meglio fermarsi: "E' sbagliato - ha affermato - far vincere le gare a chi fa l'offerta maggiore, perché il Caim è la realtà che ha la maggiore disponibliità finanziaria". Come a dire: vincerebbe sempre e comunque. Ma più ancora, per l'ex candidato sindaco di centrodestra bisognerebbe chiedere al governo una legge nazionale, soprattutto per avere strumenti di verifica sulla fonte dei finanziamenti.

Un 'pressing' sul governo, dunque: su questo Parisi ha dato la sua disponibilità a lavorare con il sindaco Giuseppe Sala. E infine la proposta di una delegazione di consiglieri comunali che organizzi incontri con tutte le anime dell'Islam milanese. "Senza però la consigliera Sumaya Abdel Qader", ha aggiunto Parisi riferendosi alla neo consigliera comunale del Pd: "Fa parte del Caim, c'è conflitto d'interessi".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parisi: "Legalizziamo le moschee abusive che sono sicure"

MilanoToday è in caricamento