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Terremoto a Palazzo Marino: Pisapia non si ricandida?

Serpeggia la voce secondo cui il sindaco non vorrebbe ricandidarsi nel 2016

E' presto per dirlo, siamo solo nel 2013, ma comincia a correre voce che Giuliano Pisapia non abbia alcuna intenzione di ricandidarsi a sindaco nel 2016. La "rivoluzione arancione" sembra dell'altro ieri, qualcuno però inizia a tracciare i risultati dell'amministrazione di centrosinistra. E' "Libero" a parlarne esplicitamente. La Milano "aperta" si incaglia contro il divieto del gelato (sia pure solo per quattro zone: ma quelle nevralgiche per il concetto di una città che guarda all'Europa), il bilancio è in rosso e occorrono tagli spiacevoli, Stefano Boeri è stato cacciato da Pisapia ma la decisione rischia, alla lunga, di ripercuotersi contro il sindaco. E da ultimo, Davide Corritore (un grande sostenitore della prima ora di Giuliano) non è più il "city manager" della città.

Secondo "Libero", il destino del sindaco è segnato. A tal punto che si sarebbe già aperta una "guerra di successione", con il Partito democratico intenzionato a mettere le mani su Palazzo Marino: in fondo Pisapia non è "opera dei democratici", visto che vinse le primarie contro il Pd che appoggiava Boeri.

La più quotata a succedere a Pisapia è indubbiamente Lucia De Cesaris, cresciuta da assessore all'urbanistica e ora vicesindaco. Sempre secondo "Libero", qualcuno vorrebbe giocare nuovamente la carta di Umberto Ambrosoli (recentemente sconfitto alle regionali da Roberto Maroni), ma non sono tutti convinti che sia una buona idea.

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