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Comune, totogiunta: 50% "rosa". Boeri in pole per vicesindaco

Si cominciano a fare i nomi delle 12 persone che occuperanno gli assessorati di Palazzo Marino. La metà sarà "donna". Nodo vicesindaco: Boeri in pole, ma tra i papabili anche l'ex ministro Pollastrini

Il giorno dopo le elezioni a Milano é un giorno in rosa: Giuliano Pisapia ha confermato che la metà dei suoi assessori saranno donne. E probabilmente anche il vicesindaco. Una scelta simbolica che il comitato delle donne milanesi - quelle scese in piazza il 13 febbraio scorso con le sciarpe bianche - ha chiesto all'avvocato di concretizzare al più presto in modo da evitare ripensamenti. Lui, intervistato da TeleNova, non ha sciolto le riserve promettendo però che "farà di tutto" per avere un vice al femminile.

"Ne dobbiamo ancora discutere - ha confermato il segretario del Pd metropolitano Roberto Cornelli -. Bisogna ragionare sulle competenze. E' giusto che il 50% degli assessori sia donna, ma sulla questione del vice bisogna parlare tenendo conto di persone concrete. E' necessario valorizzare l'apporto civico". C'é chi nella posizione di vicesindaco vedrebbe bene Stefano Boeri, l'architetto, che si era candidato alle primarie e che alle comunali ha incassato più di 13mila preferenze. E forse questa eventualità spiega il motivo della lettera aperta scritta a Pisapia dal comitato per spingerlo a una scelta al femminile.

Non mancano, d'altronde, le possibili candidate: in primis l'ex ministro Barbara Pollastrini, ma anche l'eurodeputato Patrizia Toia, la senatrice Marilena Adamo, la direttrice della Casa della Carità Maria Grazia Guida (che però ha preso meno di mille voti). In realtà, Pisapia, insieme ai partiti della sua coalizione, non dovrà solo trovare i nomi della giunta ma dividere in modo diverso le deleghe.

La legge, infatti, ha ridotto gli assessorati dai 16 della giunta uscente a 12. Prima del ballottaggio, l'avvocato aveva presentato una proposta di base su cui lavorare che includeva anche l'assessorato al Benessere (con le deleghe sui servizi sanitari) e al 'Branding' (turismo e marketing territoriale). Di lavoro da fare ce n'é: pare improbabile che si mettano in un unico assessorato le deleghe a urbanistica, infrastrutture, lavori pubblici, casa e traffico come prevede l'ipotesi del sindaco, solo per fare un esempio. E forse potrebbe essere rafforzato con qualche competenza di peso l'assessorato all'Expo (per cui si fa il nome di Boeri). Resta da vedere anche quanti assessorati andranno al Partito Democratico (probabilmente 6 di cui uno al capogruppo uscente Pierfrancesco Majorino), a Sel, Idv, alla lista Pisapia. Come sempre i pretendenti sono più delle poltrone. "Il sindaco farà la sua proposta - ha concluso il segretario regionale del Pd Maurizio Martina -. Siamo tranquilli e positivi. Sono straconvinto che sarà una squadra di innovazione molto buona per Milano". Tutti d'accordo che i nomi della giunta ci saranno in un paio di settimane.

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