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Pisapia, un Ferragosto a pranzo coi profughi: “Diamo loro serenità"

Il primo cittadino ha visitato il "centro profughi" dei City Angels di via XXV aprile. Balli, musica e un pranzo vegetariano per Pisapia. Che rivendica: "Dare serenità a chi arriva dalle torture ha un significato profondo"

Un pranzo vegetariano. Una palestra trasformata in centro d’accoglienza. Musica a tutto volume e balli scatenati, tanto che lui stesso ha simpaticamente detto “pensavo di arrivare in una mensa e ho trovato una discoteca”. 

E’ stato un Ferragosto particolare, quello del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che sabato ha passato alcune ore nel centro profughi dei City Angels nella scuola comunale di via XXV aprile. 

L’occasione è stata buona, per il primo cittadino, per toccare con mano il lavoro di chi accoglie gli immigrati in città e per esaltare la solidarietà di questi ragazzi e della città di Milano.

“Si risponde con i fatti e non con le parole a chi arriva da situazioni di tortura, di violenza e di dittatura - ha spiegato Pisapia -. Dare a queste persone un momento di serenità ha un significato profondo. Chi non lo capisce, conoscendo la situazione, è perché non vuole capire”, ha commentato con un po’ di polemica. 

Il sindaco, accompagnato dall’assessore alla sicurezza, Marco Granelli, e dall’assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, ha poi difeso il lavoro del Comune. “Milano sta dando la possibilità di un momento di serenità a chi ha vissuto situazioni drammatiche. Tutti potete vedere quanto Milano sia accogliente - ha sottolineato -. Qui c’è gente che non è andata in vacanza, perché il volontariato è uno spirito e un valore, e non va in vacanza”. 

E evidentemente, spirito e valore, alla città di Milano non sembrano mancare. Il Comune, infatti, come annunciato dall’assessore Granelli, è pronto a mettere altri spazi a disposizione degli immigrati in arrivo per “evitare che la città venga travolta dall’emergenza”. 

L’idea, che diventerà realtà, è quella di ampliare l’hub di via Tonale, espandendolo nell’ex barberia di ferrovie dello Stato e nella struttura della vicina via Sammartini, al civico 118

Un’operazione che potrebbe permettere alla città di ampliare ulteriormente le possibilità di accoglienza. Possibilità che, secondo quanto raccontato da Majorino, da ottobre 2013 hanno dato ospitalità a più di 74mila immigrati

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