rotate-mobile
Politica Cenisio Monumentale / Via Giulio Cesare Procaccini

Aggressione sul tram, polemica durissima tra De Corato e l'Atm

L'azienda: "De Corato fa campagna elettorale ma le aggressioni sono diminuite da quando era vicesindaco e gli addetti alla sorveglianza raddoppiati"

L'aggressione a un conducente del tram 14 da parte di un uomo - che però si è a sua volta definito vittima - ha provocato un (davvero insolito) "battibecco" tra Riccardo De Corato (ex vicesindaco con delega, per un certo periodo, proprio alla mobilità, e ora consigliere comunale di Fratelli d'Italia) e l'azienda stessa di trasporti Atm. Tra "far west sulle linee" e "no, le aggressioni sono diminuite", con attacchi nemmeno troppo impliciti.

L'antefatto: sabato sera, dopo avere impiegato un po' di tempo per allontanare dal tram un passeggero molesto, il conducente viene accusato da una coppia di avere appunto perso troppo tempo e invitato ad affrettarsi. Ne nasce una lite durante la quale ha la peggio il conducente, colpito - fa sapere Atm - con la cinghia di un guinzaglio. L'uomo, frattanto allontanatosi con l'amica, viene rintracciato e denunciato ma ribatte di essere lui la vittima.

Per De Corato, una "situazione insostenibile da far west", con "comune e azienda che stanno a guardare". In particolare, il comune sarebbe reo di avere smantellato il nucleo tutela trasporti pubblici della polizia locale, mentre "i vertici di Atm non si rendono conto che è giunto il momento di pensare alle guardie giurate armate".

Durissima l'azienda nella sua replica, che accusa De Corato di essere "a corto di argomenti e senza nessuna informazione sui fatti". E, nel ricostruire l'episodio di sabato sera, fa notare che il viaggiatore è stato identificato "a differenza di altri fatti che, avvenendo in luogo diverso dai mezzi pubblici, spesso restano senza colpevoli". E assicura che non ostacolerà la ricerca della verità su chi ha aggredito e chi è stato aggredito: "Le immagini sono già a disposizione degli inquirenti".

Ma Atm non si ferma qui. E, numeri alla mano, sostiene che le aggressioni sono diminuite, mentre sono in realtà aumentati gli addetti alla sicurezza. L'esatto contrario, insomma, di quanto ha detto De Corato. Vediamo i numeri forniti dall'azienda. Nel 2014 si sono registrate - su tutti i mezzi - 150 aggressioni, mentre nel 2010 ("anno in cui, per intenderci, a Palazzo Marino comandava De Corato", rileva Atm) erano state 219. Non solo: da febbraio 2015 è stato raddoppiato il numero di addetti alla sicurezza, "passati da 50 (numero fermo ai livelli esistenti nel 2010) a ben 100, di cui 25 nuovi assunti e 25 selezionati con una gara d'appalto fra aziende di sicurezza esterne".

Polemica chiusa? Nemmeno per sogno. "Atm esce dal silenzio ma decide di attaccare me anziché stigmatizzare le continue aggressioni ai danni dei suoi dipendenti", ribatte De Corato, secondo cui comunque i vigili in servizio su tram e autobus e i poliziotti in pensione sono stati smantellati dalla giunta. Anche se l'ex vicesindaco di centrodestra non replica sui numeri. Che Atm ha fornito: 219 aggressioni nel 2010, 162 nel 2011, 136 nel 2012, 154 nel 2013 e 150 nel 2014.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aggressione sul tram, polemica durissima tra De Corato e l'Atm

MilanoToday è in caricamento