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Aler, è tempo di rinnovo dei vertici. M5s: "Partiti occupano i posti di comando"

La denuncia dei pentastellati: "Troppi leghisti e forzisti tra i candidati"

E' tempo di rinnovo dei vertici delle Aler lombarde. E, come sempre accade in questi casi, è tempo di polemiche politiche. E' il Movimento 5 Stelle ad attaccare: "La lista dei nomi fa emergere il rischio di spartizione partitica delle poltrone", sostiene Nicola Di Marco, consigliere regionale pentastellato.

Le autocandidature sono già arrivate in Regione e sono scritte, nero su bianco, nella delibera 664 approvata mercoledì 24 ottobre. E sono "ricche" di esponenti politici di centrodestra.

Tra questi Stefano Crivellini, dirigente della Lega di Varese. Oppure Antonio Carra, segretario della Lega di Mantova. Ancora, Marco Pagnoncelli, ex senatore di Forza Italia, così come il capogruppo azzurro nel consiglio comunale di Milano Fabrizio De Pasquale. E poi il sindaco di Castiglione Olona Emanuele Poretti, anche lui di centrodestra.

"Il rischio è che aziende pubbliche strategiche vengano di fatto spartite tra i partiti della maggioranza", osserva Di Marco: "Privilegiare l'appartenenza politica rispetto al merito e alle capacità ha condotto molte aziende pubbliche a situazioni gestionali critiche, basti pensare all'enorme buco di bilancio di Aler Milano emerso negli scorsi anni".

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