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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Pieve Emanuele

Mauri (Pd): "Sui profughi più equità nella distribuzione"

In arrivo altri 200 profughi nel milanese. Il capogruppo del Pd in provincia, Mauri, chiede criteri certi e equità nella scelta dei luoghi in cui ospitarli

Da qualche giorno era scoppiato il caso del residence di Pieve Emanuele, nel sud Milano, in cui per ora vengono ospitati i profughi giunti nel milanese. Un residence di proprietà di Ligresti e diretto da Giuseppe Milone, che è anche consigliere provinciale del Pdl. E un flusso di denaro di 441.600 euro al mese per 320 ospiti, equivalenti a 46 euro al giorno per ciascun profugo, pagati dalla protezione civile.

Ora, alla notizia che arriveranno nell'area di Milano altri 200 rifugiati, il sindaco di Pieve Emanuele chiede con fermezza che non venga scelto il suo comune come destinazione, e i sindaci di Rozzano, Lacchiarella, Rosate e Noviglio si sono dichiarati pronti a ospitarne alcuni in rispetto al criterio suggerito dall'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) di un profugo ogni 6mila abitanti.

Matteo Mauri (nella foto, capogruppo del Pd in consiglio provinciale) commenta positivamente l'iniziativa dei sindaci: "Non si sta usando un criterio sensato, ma c'è una concentrazione in un unico luogo - ha spiegato - e non possiamo pensare che questa condizione possa durare all'infinito". Mauri invita anche a definire a priori criteri certi, perché in assenza di questi i profughi "vengono portati negli hotel suggeriti direttamente dagli albergatori, e i sindaci si trovano già tutto fatto".

Infine una frecciata sulla scelta di un residence di proprietà di Ligresti: "Il residence di Pieve Emanuele è un grande spazio finito da molto tempo in rosso - ha detto Mauri -, non vorrei abbia colto l'occasione per rimettere a posto i bilanci".

Non ci sta, però, il consigliere Milone, che ha accusato il Pd di "manipolazione politica". "la disponibilità ad accogliere non può trasformarsi in una colpa", ha detto, aggiungendo che come direttore del residence ha dato disponibilità alle richieste che gli erano state avanzate "con una chiara spinta". Ed ha infine annunciato che nessun nuovo profugo verrà ospitato a Pieve Emanuele.

Altri due esponenti del Pd, Alessandro Alfieri (vice presidente regionale del partito) e Fabio Pizzul (consigliere regionale) puntano invece decisamente il dito contro la regione: "L'unica in Italia - spiegano - a non aver ancora stabilito chi e come deve occuparsi della loro accoglienza e della sistemazione stabile, preferendo far gestire il tutto a un commissario prefettizio". I due esponenti del Pd invitano quindi Formigoni a farsi carico direttamente di una "regia istituzionale sui profughi".

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