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Politica Duomo / Via Gaetano Negri

"Il Giornale" contro l'Islam. E i musulmani pregano davanti alla sede del quotidiano

Presidio di preghiera del Caim davanti alla redazione milanese dopo il titolo "Cacciamo l'Islam da casa nostra"

Musulmani milanesi in preghiera in via Gaetano Negri, davanti alla sede della redazione de Il Giornale. Motivo? Il titolo di apertura (e del fondo del 23 marzo, a firma del direttore Alessandro Sallusti) era "Cacciamo l'Islam da casa nostra". Per la verità "islam" aveva l'iniziale minuscola.

L'erede di Indro Montanelli, nel suo editoriale dopo gli attentati di Bruxelles, ha attaccato i musulmani asserendo, tra l'altro, che non ne esistono di "moderati", ma anche i "preti che tradiscono il Vangelo", le "ricette della sinistra", i "sindaci, presidi e insegnanti che negano il problema e calpestano la Costituzione". Unica ricetta possibile, secondo Sallusti, per sconfiggere i terroristi è cacciarli. "Devono stare a casa loro, devono tornare a casa loro. Non è razzismo, è legittima difesa".

La risposta non s'è fatta attendere: appuntamento alle 18.30 davanti alla redazione. E le forze dell'ordine, secondo quanto riferito sempre da Il Giornale, hanno "evacuato" il direttore Alessandro Sallusti, ovvero l'hanno portato fuori preventivamente. Perché - si legge sempre sul sito del quotidiano - "quando ci sono in giro i musulmani, non si sa mai come può andare a finire". Tanto per rincarare la dose.

"Oggi siamo stati davanti alla redazione de Il Giornale perché volevamo che chi istiga alla pulizia etnica e alla persecuzione religiosa ci guardasse in faccia", ha poi commentato Davide Piccardo, coordinatore del Caim, secondo cui "Il terrorismo armato e quello mediatico sono figli dello stesso pensiero criminale che vorrebbe una guerra civile".

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