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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Protesta immigrati, il sindaco di Bresso: "Siamo al collasso, non reggiamo un altro inverno"

Attacca la Lega: "Vogliono i documenti? Bene, diamogli un foglio di via". Polemiche sugli "immigrati economici" rispetto ai profughi siriani o eritrei. Le reazioni politiche

La protesta lunedì mattina dei migranti nella tendopoli di prima accoglienza di Bresso non ha mancato di lasciare strascichi polemici e politici. Il sindaco della cittadina, Ugo Vecchiarelli (Pd), ha detto che "non è possibile affrontare un altro inverno in queste condizioni. Un conto è gestire l'emergenza, un conto è andare oltre, con la capacità di smistare e collocare queste persone".

L'esasperazione dei rifugiati è montata perché, dicono gli stessi migranti e il sindaco riferisce, "si sono allungati ancora i tempi di rilascio dei permessi provvisori", in quanto "il numero degli arrivi in Italia e delle presenze è aumentato e così la quantità di pratiche da gestire".

Nella struttura al confine con Milano, ricorda Vecchiarelli, inizialmente i tendoni destinati a ospitare i rifugiati erano 24, poi sono diventati 40 e infine 50: "La Prefettura avrebbe voluto un ulteriore ampliamento, mi sono opposto. Più di 300 ospiti, quanti ce ne sono in questo periodo, non è possibile tenere. E già così segnalo condizioni di vita non ottimali. Piove nelle tende. Si sta stretti. E anche sulla fornitura di cibo ci sono lamentele". "Forse - dice un operatore - nelle loro condizioni ci lamenteremmo pure noi. E ci sentiremmo mortificati e umiliati da giudizi e commenti: avere da mangiare e da bere e un letto non significa che tutto debba essere accettato in silenzio, senza poter dire quello che non funziona".

Migranti in viale Fulvio Testi

Il centrodestra, invece, esplode, con una mirade di dichiarazione di esponenti del Carroccio e di Forza Italia. "Cio' che è successo stamattina dimostra come il modello di accoglienza adottato dal governo italiano sia miseramente fallito. Mi auguro che i 100 finti profughi che hanno bloccato viale Fulvio Testi vengano immediatamente espulsi e rimpatriati" spiega Simona Bordonali, assessore regionale alla Protezione civile.

"Ancora una volta - aggiunge l'assessore - il mio pensiero e il mio sostegno va agli agenti delle forze dell'ordine che hanno lavorato in maniera impeccabile per evitare scontri. Ormai carabinieri, agenti di polizia, funzionari delle prefetture e delle questure si trovano costretti a occuparsi esclusivamente dei problemi legati all'immigrazione. La loro situazione professionale è mortificante".

“Ormai i sedicenti profughi pensano di poter fare quello che vogliono e quindi si permettono anche di bloccare una delle arterie principali della città di Milano. Vogliono i documenti? Diamo a tutti subito un bel foglio di via e se ne tornino a casa loro. Quanto successo a Bresso dimostra il fallimento delle politiche di ‘accoglienza’ del governo Renzi-Alfano e delle amministrazioni buoniste come quella di Pisapia. Si provveda subito a chiudere tutti i centri comunali assegnati all’accoglienza dei clandestini e si ripristini la legalità in città”, accusa Igor Iezzi, segretario provinciale della Lega Nord di Milano e consigliere comunale.

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