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Provincia, scoppia il caso Pedemontana-Serravalle: politici assunti

Tutto regolare, gli esponenti politici di Ncd e Forza Italia hanno partecipato a bandi. Ma scoppia la polemica

La provincia è "moritura": consiglieri decaduti, assessori a zero euro di rimborsi, Città metropolitana dal 2015. Ma - denuncia Repubblica - nelle aziende partecipate i posti per i politici abbondano. Intendiamoci: è tutto in regola. Ovvero regolari concorsi o regolari assunzioni. Stupisce "l'affollamento", che fa dire al quotidiano - in un articolo a firma di Sandro De Riccardis - che "c'è sempre un posto e uno stipendio se sei nel cerchio magico del presidente Guido Podestà".

Prima di tutti, la Pedemontana. Maria Maddalena Scognamiglio (ex Idv, ex Fi e ora Ncd) è in Pedemontana dal 7 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016. Gianbattista Fratus (Lega) è dentro da dicembre 2012 e vi resterà, secondo quanto riferisce il quotidiano, fino a dicembre 2015. Smentisce di avere ricevuto favoritismi e parla di un bando e di successivi colloqui con l'ufficio del personale. Marcovalerio Bove (Ncd, capogruppo a Palazzo Marino) che conferma di avere risposto a un bando "in un momento di grande espansione della società". Paolo Gatti (Ncd) in Pedemontana dal 2013 al 2015 (anche lui rispondendo a un bando). Clara Tessarin (ex segretaria della presidenza provinciale) appena assunta, fino al 2015.

Poi c'è Serravalle. Adriana Rita Pavin, 71 anni, amica personale di Podestà (secondo Repubblica), ex dipendente provinciale, collaboratrice del presidente a titolo gratuito dal 2013 ma anche consulente in Serravalle per 30 mila euro per dieci mesi. Poi Leone Talia, già responsabile degli appalti in provincia, ora risk manager in Serravalle (anche lui dice: "Ho partecipato a un bando e l'ho vinto"). Ancora, Silvia Sardone (consigliera di zona 2 per Forza Italia). Proviene da Afol (agenzia formazione orientamento lavoro) e da poco è in Serravalle come specialista in risorse umane. "Una selezione pubblica", si difende chiedendo "di non essere discriminata perché fa politica".

Tutto regolare, si diceva. Tuttavia dalla politica stessa arrivano le prime reazioni. Come quella di Alessandro De Chirico, esponente di Forza Italia, che auspica un intervento della Corte dei Conti. "Se le indiscrezioni venissero confermate - spiega De Chirico - verrebbe alla luce l'ennesimo cerchio magico di alcuni politici che pensano la cosa pubblica come strumento per 'sistemare' gli amici". E poi: "Sorprende che tra i nomi elencati nell'articolo ci siano anche giovani che in televisione dichiarano di far politica per passione, ma che nei fatti pensano ad altro, sventolando il proprio curriculum anche se gli incarichi non c'entrano nulla con il proprio percorso professionale. Auspico che il mio partito, Forza Italia, faccia luce sulle posizioni dei propri tesserati eventualmente coinvolti".

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