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Referendum, voto fuorisede: tutte le informazioni

I fuorisede (per studio e/o lavoro, ad esempio) che non riescono a tornare a casa per votare nella propria sezione, ma desiderano comunque votare, possono farlo facendosi nominare rappresentanti di lista presso una qualunque sezione elettorale

I fuorisede (per studio e/o lavoro, ad esempio) che non riescono a tornare a casa per votare nella propria sezione, ma desiderano comunque votare, possono farlo facendosi nominare rappresentanti di lista presso una qualunque sezione elettorale.

Per il referendum, infatti, c'è un collegio unico nazionale, quindi si può essere rappresentanti di lista in un comune non di residenza. E uno dei diritti del rappresentante è esercitare il voto nella sezione in cui si fa il rappresentante.

Ecco che cosa occorre fare. Bisogna contattare uno dei comitati promotori oppure un partito rappresentato in parlamento che ovviamente si metta a disposizione, e farsi nominare rappresentante di lista. Con la nomina, un documento di identità e la tessera elettorale (se la si conserva nel luogo di residenza, bisogna farsela spedire) occorre poi recarsi presso la sezione in cui si è stati nominati rappresentanti, il sabato pomeriggio (durante le operazioni preliminari a porte chiuse) oppure, al massimo, domenica mattina prima che si aprano le operazioni di voto.

Non c'è alcun obbligo, per il rappresentante di lista, di presenziare alle operazioni per i due giorni di votazione, né allo scrutinio. Dunque si può tranquillamente votare e poi andare a casa.

Infine, i rappresentanti di lista che siano lavoratori dipendenti, hanno diritto, previa consegna di un certificato del presidente del seggio presso cui hanno ottenuto la nomina, di assentarsi dal lavoro il lunedi e di godere di un riposo compensativo per i giorni di sabato (se festivo, in base al proprio orario di lavoro) e domenica (idem).

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