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Politica

Nessun voto contrario: ecco il regolamento sulla cura condivisa della città tra comune e cittadini

Al via dopo una sperimentazione di 14 mesi che ha visto realizzare diversi interventi in città

Nessun voto contrario, 28 favorevoli e 7 astenuti. Così il consiglio comunale di Milano ha approvato il regolamento sulla disciplina della partecipazione dei cittadini attivi alla cura, alla gestione condivisa e alla rigenerazione dei Beni Comuni urbani.

Diversi gli interventi già realizzati che hanno dimostrato l’efficacia di questo strumento:
- La riqualificazione di via Abbiati, nel cuore del quartiere di edilizia popolare di San Siro (Municipio 7),  con installazione di dissuasori della sosta, arredo e attività di urbanismo tattico su proposta delle associazioni Mapping San Siro (Politecnico di Milano), TempoRiuso, Alfabeti Onlus e la collaborazione di Retake Milano, Laboratorio di quartiere S. Siro e Custodi sociali.
- Il programma di rimozione periodica del vandalismo grafico nel terminal autolinee di Lampugnano (Municipio 8), insieme al concessionario privato, l’associazione Retake Milano e la collaborazione di studenti Erasmus.
- La creazione di una biblioteca di quartiere in un appartamento confiscato alla criminalità in viale Espinasse 106 (Municipio 8), al termine di un percorso partecipativo con l’associazione Circola e Ascolto Attivo, che ha iniziato da poco la sua attività. 
- Un accordo per la cura e la rigenerazione urbana del “Giardino delle Culture”, tra via Morosini e via Bezzecca (Municipio 4). 
- Il programma di cura e gestione delle aiuole e del verde in via Mompiani (Municipio 4), con cittadini attivi dei caseggiati Aler, Laboratorio di quartiere, Custodi sociali, associazione Labsus, Italia Nostra Milano e il sostegno del programma “La città intorno” di Fondazione Cariplo.
- Gli interventi di urbanistica tattica nell’area di Porta Genova (Municipio 6) a cura della direzione Piano Quartieri e il progetto “Repubblica del Design” in Piazza Alfieri, nei pressi della stazione di Bovisa Fnm, promosso dal Politecnico di Milano Campus Bovisa (Municipio 9) con il contributo alla riqualificazione del quartiere di un’associazione di creativi attiva nella zona.

A questi si aggiungono altri 14 patti di collaborazione in fase di istruttoria avanzata e prossimi alla stipula dell’accordo e diverse altre proposte sono state già presentate all’Amministrazione Comunale.

Come aderire alla collaborazione

I cittadini interessati a proporre un patto di collaborazione con l’Amministrazione comunale possono scrivere a questa casella, rispondere agli avvisi periodici pubblicati sul sito del Comune di Milano nella sezione dedicata. L'Ufficio Partecipazione si occuperà di svolgere la procedura istruttoria con le direzioni competenti e gli eventuali soggetti terzi coinvolti e verificherà la possibilità di stipula del patto. Per i cittadini attivi è anche disponibile una copertura assicurativa per malattia, infortunio e responsabilità civile per danni causati a terzi a ai beni oggetto di patto di collaborazione.

Il commento dell'assessore

"Dopo una attenta e positiva sperimentazione, oggi abbiamo messo a punto una procedura semplice e innovativa che consente a tutti i cittadini attivi, da soli o organizzati in gruppi informali, associazioni o comitati, di collaborare con il Comune nell'amministrazione e nella cura di beni e servizi. Raccogliamo e valutiamo proposte, che si aggiungono alle decine già realizzate o in fase istruttoria, per la stipula di nuovi patti di collaborazione che consentano ai cittadini e all'Amministrazione di unire le forze per la riqualificazione di spazi pubblici, immobili o aree verdi e la realizzazione di attività che migliorino la qualità della vita nei quartieri. Si tratta di una forma di volontariato avanzato per la cura dei beni comuni, che ci consentirà di amministrare in modo aperto e partecipativo e attivare energie civiche grazie a procedure informali e semplificate." Così l'assessore comunale a partecipazione, cittadinanza attiva e open data, Lorenzo Lipparini, commenta l'approvazione del regolamento Beni comuni oggi in consiglio comunale. 

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