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Movida, Boeri: "Sui nuovi locali regole autoritarie"

L'ex assessore alla cultura commenta le regole che la giunta vorrebbe introdurre sull'apertura di nuovi locali: "Un'idea autoritaria, non è la città aperta che volevamo"

Il regolamento sui locali pubblici a Milano? "Un'idea autoritaria" secondo Stefano Boeri, ex assessore alla cultura. L'archistar comenta così il regolamento sull'apertura di nuovi locali la cui discussione è iniziata in commissione commercio a Palazzo Marino, che prevede tra le altre cose una sorta di "punteggio" per scoraggiare, ad esempio, troppe aperture in certe zone della città. Un'idea già progettata dalla giunta Moratti a fine 2010 ma mai messa in pratica.

Secondo la proposta dell'attuale giunta, Milano verrebbe divisa in tre zone per differenziare la concentrazione di locali. Poi una specie di "patentino" a punti per l'apertura o l'ampliamento di ritrovi pubblici "in base - scrive Boeri su Facebook - a quattordici discutibili parametri", come ad esempio l'insonorizzazione o meno del locale, l'installazione o meno di dehors, la vicinanza o lontananza dalle case e così via. "Ecco l'ultima versione - commenta l'ex assessore - di un'idea complicata e autoritaria del commercio e del pubblico spettacolo".

"Non è questa la città aperta, generosa e innovativa che vogliamo e abbiamo fortemente voluto", chiude amaramente Boeri.

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