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Rho-Monza, De Rosa (m5s): "Dove sono finiti i soldi? La risposta del governo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Dove sono finiti i soldi risparmiati dalla mancata realizzazione del ponte di scavalco della SS 35 a Paderno Dugnano? È possibile che i fondi risparmiati possano essere utilizzati per la realizzazione delle opere di mitigazione ambientale, richieste dai cittadini residenti nei territori attraversati dalla Rho-Monza? Lo chiede Massimo De Rosa, deputato del Movimento Cinque Stelle, ai rappresentati del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

La realizzazione delle opere di mitigazione è un'esigenza manifestata dal Comitato Cittadini per l'Interramento della Rho-Monza (CCIRM), in occasione dell'assemblea svoltasi lunedì 20 giugno. Nonostante infatti non sia stato possibile raggiungere l'obiettivo legato all'interramento dell'opera (è stata però realizzata una galleria fonica), il comitato chiede vengano studiate e realizzate, soluzioni in grado di tutelare maggiormente ambiente, territorio e cittadini. In sintesi soluzioni migliori rispetto a quelle finora proposte da Serravalle (titolare del progetto). Fra queste: la realizzazione di collinette artificiali, piante al posto di arbusti decorativi, zone umide e boschetti. Richieste sostenute e appoggiate dai rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, come la consigliera regionale Silvana Carcano e il consigliere comunale Emiliano Abbati, al lavoro sui rispettivi fronti istituzionali al fine di portare avanti le richieste dei cittadini.

Proprio in quest'ottica si inserisce l'interrogazione parlamentare posta da Massimo De Rosa. Domande alla quale il ministero ha risposto dai alla mano: "il costo globale della sola opera ponte di scavalco della SS 35 (…) era pari a 18.5 mln di euro, mentre il costo dello stesso ponte, indicato nel progetto esecutivo di contratto è pari a 16 mln". Nonostante ciò, i soldi risparmiati non hanno portato ad alcun avanzo complessivo, in quanto riutilizzati per compensare gli aumenti di costo relativi ad altre parti del progetto, quali ad esempio l'interramento della ferrovia Milano-Saronno.

Una risposta che non soddisfa De Rosa, il quale è tornato a ribadire l'esigenza di: "Opere compensative in grado di tener conto di strumenti efficaci, attraverso i quali mitigare l'impatto di inquinamento sonoro e visivo". Secondo quanto affermato dal deputato grillino, per effetto delle pressioni fatte dal Movimento, il ministero si è detto disponibile a valutare le proposte dei cittadini e a discuterle nel corso di un eventuale incontro romano. Tuttavia, affinché ciò avvenga, spiega De Rosa: "E' indispensabile vi sia comunione di intenti all'interno del comune di Paderno, se manca questo presupposto è difficile pensare di ottenere risultati concreti in altre sedi".

La palla passa quindi al Comune, dove tutti sembrano intenzionati a remare in un'unica direzione, quella voluta dai cittadini. "Come Consigliieri Comunali discuteremo le proposte in commissione territorio, prima di approdare in Consiglio Comunale" conclude Emiliano Abbati, richiamando tutti ad assumersi le proprie responsabilità.

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