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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Cologno Monzese

La "rievocazione nazista" di Cologno: il Comune cerca di far marcia indietro. Contromanifestazione

L'assessore alla cultura cerca di rimediare: "Ci saranno anche sovietici e partigiani". Ma nella determina si parla solo di un "campo base della Wehrmacht"

E' polemica a Cologno Monzese per la rievocazione storica organizzata il 21 e 22 aprile (in vista della festa della Liberazione) a Villa Casati che contiene un esplicito richiamo all'esercito nazista. L'iniziativa si intitola "La vita di campo di un reparto di fanteria tedesco nelle settimane precedenti la Liberazione" ed appare dapprima a cura del gruppo "36 Fusilier Kompanie", che si occupa specificatamente di rievocazioni storiche, poi di una associazione dal nome differente ("Rivivere il passato"). L'idea è quella di riprodurre un campo militare tedesco durante gli ultimi giorni dell'occupazione nazista del Nord Italia, anche se il Comune ha poi detto che ci saranno anche sovietici e partigiani.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Pietro Bussolati, segretario metropolitano del Pd, ha chiesto all'amministrazione (a guida leghista) di Cologno Monzese di «tornare sui suoi passi e revocare il sostegno» ad una manifestazione «in completa contraddizione con i valori democratici che anche le istituzioni guidate dalla Lega devono rispettare». Sul tema si è espressa anche Laura Boldrini, deputata di LeU ed ex presidente della Camera, attaccando la concessione del patrocinio comunale per una «provocazione inaccettabile». Condanna pure da Massimo De Rosa, consigliere regionale 5 Stelle: «Dobbiamo invitare a una riflessione sull’opportunità di far sfilare le uniformi naziste in Comune a ridosso della festa della Liberazione».

Ed è stata organizzata una contromanifestazione a Cologno, nello stesso weekend (21-22 aprile), davanti a Villa Casati con strumenti musicali, fischietti, pentole e megafoni, in contemporanea all'apertura della simulazione del campo nazista. L'obiettivo, nemmeno troppo celato, delle associazioni e forze politiche organizzatrici è quello di "disturbare" la rievocazione.

La determina: 3 mila euro per la rievocazione

Il 3 aprile è stata pubblicata, sull'albo pretorio del Comune, la determina ufficiale. Vi si legge che «è intento di questa amministrazione Comunale organizzare, la rievocazione storica della Seconda Guerra Mondiale, in occasione della ricorrenza della Liberazione, con la ricostruzione di un accampamento storico-divulgativo».

Il Comune quindi organizza, non dà il patrocinio. E organizza servendosi (per affidamento diretto) di una associazione specializzata in queste rievocazioni. Non più "36 Füsilier Kompanie" ma "Rivivere il passato" con sede a Crevalcore (Bologna) in via Mezzo Ponente 160. Un indirizzo a cui corrispondono, secondo "Pagine Bianche", semplicemente quattro nomi di persone comuni. Che ovviamente non citiamo.

Non vi è però tra questi quell'Emilio Pontini che il Corriere della Sera ha rintracciato e cita come presidente dell'associazione. Che prenderà 3 mila euro dal Comune di Cologno Monzese per la manifestazione. Sembra comunque, l'associazione, non del tutto sconosciuta dalle parti di Villa Casati: l'assessore al lavoro Simone Rosa, della Lega, avrebbe partecipato come figurante volontario ad alcune delle rievocazioni proposte nel tempo da "Rivivere il passato".

Il Comune: "Ci saranno anche sovietici e partigiani"

La prima locandina diffusa a fine marzo citava però un altro organizzatore: "36 Füsilier Kompanie". Compagnia fucilieri 36, dal tedesco. Fucilieri strutturati, durante la guerra, al'interno della 36 Grenadier Division, poi 36 Volksgrenadier Division, oppure all'interno della 36 Waffen-Grenadier-Division, piuttosto nota e fonte di ancora indelebili ricordi per polacchi e slovacchi. Secondo il Corriere, comunque, "Rivivere il passato" non è distinto da "36 Füsilier Kompanie", trattandosi del tutto e di una parte ("la compagnia dei fucilieri è una sezione, ce ne sono altre", spiega Pontini al quotidiano di via Solferino).

Il presidente dell'associazione e l'assessore colognese alla cultura Dania Perego (leghista come il sindaco Angelo Rocchi) spiegano comunque che il programma non è cambiato e prevedeva fin dall'inizio la rievocazione non solo dei tedeschi ma anche dell'Armata Rossa e, in rappresentanza dei partigiani, del Corpo Volontari per la Libertà. «Sarà presente anche la Croce Rossa e non ci saranno rievocazioni di battaglia e neanche riferimenti a ideologie naziste o fasciste», ha provato a spiegare Perego: «Sono fiduciosa che la maggior parte delle persone, mossa da curiosità, venga a vedere e riesca a capire meglio cos'è la guerra».

Ma nella locandina e nella determina non ve n'è traccia

Dunque, stando a "Rivivere il passato" e all'assessore alla cultura, durante la rievocazione si vedranno i tedeschi, i sovietici, i partigiani e la Croce Rossa; e non si vedrà alcuna rievocazione di battaglia. A questo punto, però, sorgono alcuni dubbi. Ad esempio: perché il nome dell'organizzatore materiale è cambiato dalla locandina di fine marzo alla determina del 3 aprile, da "36 Füsilier Kompanie" a "Rivivere il passato"? 

E poi: perché nella determina si legge che «il contratto ha per oggetto la collaborazione con l'associazione "Rivivere il passato" nella ricostruzione di un campo base di una unità delle Wehrmacht (le forze armate della Germania nazista, n.d.r.) di fine guerra», se in realtà, come detto da Pontini e Perego, si vedranno anche partigiani, sovietici e soccorritori?

Infine: nella determina non si fa cenno alcuno al programma delle due giornate. Basandosi però sulla locandina diffusa a fine marzo, ancora a firma "36 Füsilier Kompanie", si legge solo del «campo storico»: apertura, attività di servizio da campo, attività ricreativa e di sport da campo, preparazione rancio, dimostrazione di primo soccorso, racconti e leggende del nord intorno al fuoco, dimostrazione utilizzo radio, messa in movimento del campo per partenza e trasferimento del reparto. 

Non una virgola sui sovietici e non una virgola sui partigiani: l'intero programma, che stando alle parole del presidente di "Rivivere il passato" sul Corriere non è mai cambiato, non cita nessuno di loro, ma unicamente il campo tedesco, come d'altra parte è stabilito nella determina del Comune di Cologno Monzese («ricostruzione di un campo base di una unità delle Wehrmacht»). 

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