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"Basta con i legittimi impedimenti": la protesta 5 Stelle contro i rinvii al processo di Maroni

In consiglio regionale

Protesta del Movimento 5 Stelle, in consiglio regionale, contro i continui rinvii del processo a carico del presidente della Lombardia Roberto Maroni: i consiglieri pentastellati hanno mostrato cartelli e invitato giornalisti e colleghi a pescare tra le carte "imprevisti" di un ironico "Maronopoly. Pesca una carta e aiuta Maroni a rimandare il processo".

Tra le carte, "Ho dato lezioni al Trota", "E' interrotta Pedemontana", "C'era una lista d'attesa lunghissima dall'ortopedico", "Avevo le prove della band", "Avevo lezione di lingua lombarda", "Ho trovato traffico sulla BreBeMi".

L'ultimo rinvio è scattato qualche giorno fa, per motivi di salute dell'avvocato Domenico Aiello, il legale di Maroni, che lamentava un forte mal di schiena. La cosa ha scatenato anche il rimprovero del pm Eugenio Fusco, che ha invitato, per le prossime volte, Aiello a farsi sostituire da un collega dello studio.

E' la terza istanza di legittimo impedimento da marzo 2017. "Stampa e politica devono indignarsi", spieca Andrea Fiasconaro, neo capogruppo 5 Stelle in consiglio regionale: "In Lombardia si ripete una storia già vista di abuso del legittimo impedimento per schivare i processi e nessuno ne parla. E' ora che il presidente consenta ai giudici di esprimersi sulle accuse di induzione indebita e turbata libertà che lo riguardano. E' vergognoso che per ogni un’udienza s'inventino nuovi ostacoli. Il processo è fermo da più di due mesi e rischia di concludersi dopo la primavera del 2018. I lombardi hanno il diritto di sapere cosa è realmente successo".

Maroni è a processo per presunte pressioni per fare ottenere un viaggio a Tokyo (legato a Expo 2015) e un contratto a due ex collaboratrici: ad una di loro Maroni sarebbe stato legato da una relazione affettiva.

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