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Beppe Sala e la guida del Pd nazionale: "No, fino al 2021 faccio il sindaco di Milano"

Il sindaco rifiuta le proposte

In tanti, dopo la pesante sconfitta elettorale, lo vorrebbero come guida del Pd. Quel Pd che a Milano, nonostante percentuali in calo in tutto lo Stivale, continua a navigare bene. Piccolo puntino rosso in una marea di azzurro e giallo, a vedere le mappe dei flussi elettorali.  

Ma il sindaco Beppe Sala, sostenuto da Matteo Renzi durante la sua campagna elettorale per Palazzo Marino, non sembra, per ora, interessato alla proposta.

"Il mio presente si chiama Milano, e durerà fino al 2021. Poi vedremo". Così il primo cittadino ha risposto nelle scorse ore a una domanda del direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, sulle ipotesi di un suo ruolo da leader del centrosinistra, durante un incontro a Tempo di libri.

"La mia vita è stata una meraviglia ma è passata anche attraverso tanti problemi" ha spiegato Sala. "Quando hai la fortuna di passare oltre una malattia grave (Sala ha combattuto e vinto un linfoma, ndr) - ha aggiunto - non puoi che essere un uomo cambiato, e io sono cambiato da due punti di vista: primo, rispetto ai problemi che fanno impazzire le persone ho la capacità di dire andiamo avanti; secondo - ha concluso - non faccio più progettualità sul mio futuro".

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