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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Saluto romano a Palazzo Marino, Pisapia: "Sfregio, denunceremo"

Il sindaco promette la denuncia. De Corato e Bastoni: "Lo sfregio è il piano rom". Mazzali: "Potevo non farli entrare ma non sono fatto così"

Il giorno dopo il saluto romano a Palazzo Marino, l'annuncio del sindaco: verrà presentata una denuncia. "E' uno sfregio alla città, ai milanesi e al Paese intero - ha detto Pisapia - vedere il saluto romano nella casa della città medaglia d'oro della Resistenza". Le opposizioni lo definiscono "strabico": secondo Riccardo De Corato, il sindaco "lancia strali contro il saluto romano e non guarda alla causa di quanto accaduto ieri, fa finta di non vedere i sei milioni di euro che il comune regalerà ai rom abusivi".

Secondo De Corato, inoltre, la bagarre "è un tentativo di mandare all'aria la riunione delle commissioni congiunte per non far emergere questa elargizione di soldi". Sulla stessa linea Massimiliano Bastoni (Lega): "Il sindaco cerca di distrarre l'opinione pubblica dal vero problema della nostra città, cioè saper rispondere alle richieste dei cittadini. La politica sui rom ne è un chiaro esempio". Per Bastoni, "lo scontro fascismo/antifascimo è un brutto ricordo, ai milanesi non interessa".

Prova a spiegarsi invece Mirko Mazzali, da alcune parti accusato di avere acconsentito - come presidente della commissione sicurezza - a far partecipare Gabriele Leccisi (l'autore del saluto romano) e altre persone della stessa matrice ideologica. Secondo il consigliere di Sinistra e libertà, "se avessimo deciso di non fare entrare in aula le due persone che si sono presentate, saremmo stati accusati di chissà quali cose, e avremmo dimostrato di avere paura di farci ascoltare".

"La scelta più comoda - continua Mazzali - era quella di fregarmene, se fuori fossero successi incidenti avrei potuto dire 'chissenefrega'. Ma non sono fatto così". Intanto Matteo Forte e Alan Rizzi (Pdl) hanno chiesto le dimissioni di Mazzali da presidente della commissione sicurezza. "Sarà la maggioranza a decidere se resto o no", ha risposto Mazzali.

Intanto la polizia locale invierà un'informativa alla procura, allegando il video che era stato pubblicato sul sito web de "La Repubblica". Si è venuto a sapere che il verbale ufficiale della commissione non avrebbe registrato molte delle affermazioni in aula, poiché fatte lontano dai microfoni.

La maggioranza di centrosinistra ha rinnovato nel pomeriggio la fiducia a Mazzali. Lo fanno sapere, in una nota congiunta, Bertolé (capogruppo Pd), la Quartieri (capogruppo Sel) e la Scavuzzo (capogruppo Milano Civica X Pisapia). Nella loro ricostruzione, ricordano che i due assessori Granelli e Majorino hanno parlato senza alcuna interruzione, mentre la situazione è degenerata ("dopo un'ora") "a seguito delle risposte scomposte di uno dei due ospiti (Leccisi, n.d.r.) alle dichiarazioni della consigliera Sonego ('In aula con dei fascisti non ci sto', n.d.r.). A quel punto Mazzali ha sospeso la seduta e invitato i due ospiti a uscire, ma nel frattempo tra i consiglieri si è instaurato un clima di confusione non adeguato alla ripresa dei lavori.

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