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Politica San Giuliano Milanese

Emergenza sfratti: a San Giuliano nasce il tavolo di coordinamento

Con l'attuazione di un protocollo di intesa, proposto dal comune, enti e istituzioni danno vita ad un piano di azione e prevenzione

Il protocollo di intesa, proposto dal comune sull'emergenza abitativa, piace anche alla prefettura di Milano. E' un meccanismo basato su garanzie e risorse, grazie all'intervento congiunto di più istituzioni, servirà a fronteggiare concretamente gli sfratti.

Gli sforzi intrapresi dall'assessorato alle politiche per la casa di San Giuliano hanno portato un prezioso risultato definito "meritevole di considerazione" dall'ufficio territoriale del governo. L'adesione della prefettura è il primo importante tassello nel quadro che coinvolgerà anche la regione Lombardia, il tribunale di Lodi, l'abi, i sindacati e le associazioni rappresentative di inquilini e proprietari. "La linea di questo assessorato è chiara: dovendo contrastare il problema dell'emergenza abitativa, la sinergia tra le diverse realtà del territorio è sicuramente una soluzione migliore rispetto alle incombenze che un comune dovrebbe affrontare eventualmente da solo. La direzione intrapresa è quella di attivare collaborazioni tra enti ed istituzioni locali, in modo che ciascuno possa compartecipare al progetto comune attraverso risorse proprie", ha spiegato Pierluigi Dima.

L'assessore alle politiche per la casa precisa inoltre: "L'azione è fondamentale e la prevenzione non è da meno. Nell'ambito di un meccanismo improntato sulle regole e la legalità, proponiamo un sistema bilanciato di garanzie, per i proprietari, e risorse, a favore degli inquilini, per scongiurare anzitempo l'esecutività degli sfratti: è un modo efficace per contrastare, a monte, questo fenomeno. La procedura consente di attivare un progetto operativo che può fare di San Giuliano Milanese un modello da seguire nel territorio".

Il protocollo consentirà inoltre l'accesso a misure straordinarie a sostegno del disagio abitativo, in favore di cittadini che posseggono determinati requisiti: si prevede un contributo, a fondo perduto, per coprire parte del debito contratto da inquilini morosi, ed una restituzione del residuo facilitata dalla sottoscrizione di un prestito con un ente creditizio individuato dal comune.

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