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Milano: il comune attiva una piattaforma per segnalare i casi di corruzione

La piattaforma si chiama "whistleblowing"

Da lunedì 19 gennaio, Palazzo Marino ha attivato la piattaforma informatica dedicata al “whistleblowing”, ossia alla possibilità per i dipendenti comunali di segnalare on line, con garanzia di anonimato, un illecito, un’illegalità o un’irregolarità lesivi dell’interesse pubblico. 

L’attivazione della piattaforma “whistleblowing” in un’apposita sezione della intranet comunale è un ulteriore tassello del piano triennale di prevenzione della corruzione del comune di Milano, approvato dalla Giunta il 31 gennaio 2014 su proposta del segretario generale in qualità di responsabile anticorruzione e trasparenza del Comune. La segnalazione, effettuata in buona fede, deve essere circostanziata, pena la decadenza della segnalazione stessa, e deve riguardare comportamenti che possano arrecare un pregiudizio patrimoniale e un danno di immagine all’ente che eroga servizi alla città e ai cittadini. 

In quest’ottica quindi, il “whistleblowing” rappresenta un’opportunità di miglioramento sia organizzativo sia soprattutto etico per chi svolge quotidianamente il proprio lavoro al servizio della città. 

Attraverso la piattaforma on line, la segnalazione viene indirizzata all’Organismo di garanzia, che la verifica e dà avvio alle attività istruttorie. L’Organismo di garanzia, nominato dal sindaco lo scorso 24 settembre, è composto da soggetti di riconosciuta autorevolezza ed esperienza: i presidenti di due associazioni impegnate da anni nella formazione civile e nella lotta alle mafie, quali Transparency International con Virginio Carnevali e Avviso Pubblico con Roberto Montà e il vice Segretario generale vicario del comune di Milano Mariangela Zaccaria, tutti con incarico triennale non rinnovabile. 

Va sottolineato che l’accesso alla piattaforma rende criptati tutti i dati inseriti da chi effettua la segnalazione, e che non viene tracciato il traffico determinato dall’accesso e dalla navigazione nella piattaforma stessa. Quest’ultima, quindi, coniuga il requisito imprescindibile della riservatezza e della garanzia dell’anonimato con quello dell’accessibilità e della sicurezza tramite alcuni meccanismi fondamentali: la non rintracciabilità del segnalante, la presenza di un protocollo informatico sicuro, la mail del segnalante criptata e nascosta agli amministratori del sistema, l’assenza di log di accesso registrato sul sistema informatico nel quale è inserita la piattaforma. La  segnalazione, inoltre, è sottratta al diritto d’accesso. 

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