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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Profughi a Milano: "Ora la maggior parte vuole restare"

La relazione di Majorino (politiche sociali) in consiglio comunale. E sull'uso della caserma Montello: "Sì, ma siano anche famiglie"

Centoseimila profughi accolti a Milano da ottobre 2013 ad oggi. E' uno dei numeri elencati da Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali, nell'ambito delle comunicazioni sui richiedenti asilo in città. E di questi, 21 mila sono bambini. 

Ad essere però radicalmente cambiato negli ultimi mesi è il numero di migranti che non sono in attesa di recarsi in altri Paesi. Nel 2015, quando il grosso dei migranti era di origine siriana, solo il 2% non era "transitante", cioè non era in attesa di andare nel Nord Europa. Questa percentuale è "schizzata" all'80%, stando alle parole di Majorino, nel corso del 2016. Cosa, questa, che rende diversa la situazione dell'accoglienza.

E sono 3.680 i migranti presenti a Milano al 26 settembre: di questi, 508 sono "transitanti", 1.050 inseriti nel sistema nazionale di redistribuzione sul territorio, 422 inseriti nel sistema Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), oltre a 1.700 che, ammette Majorino, "rappresentano una zona grigia" rispetto a cui occorrono approfondimenti per valutarne la loro effettiva origine e il loro status.

L'aumento di chi chiede l'asilo fa aumentare, inevitabilmente, il numero di migranti a cui questo riconoscimento non verrà effettivamente concesso. Il centrodestra, in polemica con Majorino, ha accusato il comune di Milano di "dare appartamenti ai clandestini" facendo riferimento proprio al fatto che, ad oggi, la maggioranza dei richiedenti asilo non vede riconosciuto questo status e che alcune associazioni ed enti utilizzano appartamenti per l'ospitalità.

Qualche parola è stata spesa anche sulla caserma Montello, in zona piazza Firenze, che da novembre sarà destinata all'accoglienza di migranti e richiedenti asilo nonostante la ferrea opposizione di alcuni abitanti del quartiere. Majorino, nell'accennare al fatto che "sarebbe stato meglio il campo base Expo", ha spiegato che l'uso della caserma potrà attuarsi a tre condizioni: che effettivamente l'uso termini a fine 2017, per dare poi spazio alla "cittadella delle forze dell'ordine"; che non si ospitino più di 300 persone e non solo uomini "ma anche famiglie"; e che infine l'operazione si compia con una collaborazione tra le diverse istituzioni.

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