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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Telecamere contro le auto più inquinanti, il centrodestra contro Granelli

Cinque presidenti di Municipio contro il progetto del comune di Milano

Cinque Municipi di Milano su nove contrari alle telecamere in periferia per intercettare le autovetture in entrata maggiormente inquinanti e multarle. E' la cosiddetta "low emission zone", zona a bassa emissione: il piano di Marco Granelli, assessore alla mobilità, dovrebbe partire verso la fine del 2017 e, nelle intenzioni, andrebbe ad incidere sulle emissioni di Pm10, le "famigerate" polveri sottili, vietando la circolazione ai Diesel Euro 3 e poi, in prospettiva, anche Euro 4 senza filtro antiparticolato.

Non sono d'accordo i presidenti di centrodestra dei Municipi 2 (Samuele Piscina), 4 (Paolo Guido Bassi), 5 (Alessandro Bramati), 7 (Marco Bestetti) e 9 (Giuseppe Lardieri), i cui rispettivi consigli municipali hanno votato, a gennaio, contro il piano di Granelli. Per spiegare la loro posizione contraria, hanno convocato - il 15 febbraio - una conferenza stampa a Palazzo Marino.

Secondo i cinque presidenti, i dati di Granelli scricchiolano. Per l'assessorato, la zona a bassa emissione interessa il 27% del parco auto di Milano e incide sul 60% del Pm10, ma, secondo quanto ha spiegato Bestetti, "la realtà è diversa perché quel numero non è calcolato sul totale ma è solo quello derivante dal traffico". E stando ai dati di Arpa, il Pm10 prodotto dal traffico equivale in realtà al 43% del totale, di cui il 22% dalle auto che saranno "bloccate" dalle telecamere. Il resto del Pm10 deriva da freni e pneumatici e ovviamente riguarda anche le auto non inquinanti, perfino quelle elettriche.

"L'unica percentuale su cui impatta la zona a bassa emissione", ha aggiunto il presidente del Municipio 7, "è il 65% di questo 22%, ovvero il 14% (delle polveri sottili, n.d.r.)". Questo a fronte di 200 mila vetture a cui verrà impedito di entrare nel 75% del territorio della città di Milano.

Dagli altri presidenti di Municipio di centrodestra l'invito a prendere un po' più di tempo, sia per coinvolgere di più i consigli municipali sia per approntare i parcheggi di interscambio che comunque, al momento, non sono pronti, così come a prendere in considerazione la possibilità di usare sempre di più l'asfalto "mangia smog" piuttosto che vessare i cittadini. 

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