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Majorino-Tabacci, scambio d'accuse sui conti del comune di Milano

"Mancata la programmazione". "Non è vero, più volte presentai documenti sulla spending review". Rimpallo di accuse tra l'assessore ai servizi sociali e l'ex assessore al bilancio

"C'è stato un deficit di programmazione da parte dell'assessore al bilancio nel primo anno della giunta Pisapia". Pesantissima l'accusa a Bruno Tabacci, ormai lontano da Palazzo Marino (è parlamentare del Centro democratico). Chi l'ha lanciata? Inaspettatamente, l'assessore Pierfrancesco Majorino (servizi sociali), dagli studi di Telenova lunedì sera. Majorino (mentre si inizia il dibattito in consiglio sul preventivo 2013) ha aggiunto poi che i sacrifici successivi si sarebbero appunto potuti evitare con una migliore programmazione.

La risposta di Tabacci non s'è fatta attendere: "I documenti sulla necessità di una rigorosa spending review, da me presentati in giunta più volte, dimostrano il contrario". Come a dire: io avvertii gli assessori, loro fecero finta di nulla. Majorino ha poi contro-replicato ("parlavo di una responsabilità sua e di tutti"), ma senza poter evitare il contraccolpo del botta e risposta. L'opposizione, ovviamente, calca la mano. "Dov'era il sindaco?", chiedono Giulio Gallera e Alan Rizzi (Pdl), ma anche Alessandro Morelli (Lega) e Riccardo De Corato (Fdi). L'ex vicesindaco ora vuole che Giuliano Pisapia spieghi al consiglio comunale i termini della situazione: "Abbiamo diritto di sapere qual è la versione dei fatti per il sindaco Giuliano Pisapia", afferma De Corato.

Nel 2012, solitario tra i banchi della maggioranza, Roberto Biscardini aveva "anticipato" la polemica di questi giorni. "Troppo poco sulla spending review, tagliamo solo il 2% delle spese correnti", aveva avvertito. Forse non aveva tutti i torti.

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