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Arresto del sindaco di Pioltello, le intercettazioni e le reazioni

La tangente da 20 mila euro sarebbe stata consegnata l'1 marzo 2013. Idv e Basile: "Elezioni subito". Ma la Lista per Pioltello prende tempo

L'arresto del sindaco di Pioltello Antonio Concas ha destato parecchio scalpore nella politica cittadina locale. Concas è accusato di avere percepito una tangente da 20 mila euro dalla Sangalli Giancarlo, l'azienda che si occupa di gestione e smaltimento rifiuti per alcune amministrazioni locali tra cui, soprattutto, la città di Monza.

All'attacco l'Italia dei Valori, che nel 2011 candidò a sindaco Roberto Biolchini (7% al primo turno) in alternativa a Concas (Biolchini passò poi all'Udc). Secondo il consigliere provinciale Luca Gandolfi, "abbiamo fatto bene a suo tempo a non sostenere la ricandidatura di Concas e, col senno di poi, fece bene Biolchini a non accettare accordi con Concas dopo le elezioni". Gandolfi chiede poi le dimissioni immediate di Concaas ("un atto dovuto, un dovere politico e di rispetto nei confronti dei cittadini") e il voto immediato, accennando a una nota del Pd pioltellese secondo cui invece (sono parole di Gandolfi) "bisognerebbe andare avanti come se nulla fosse accaduto".

Chiede nuove elezioni anche Ronnie Basile, nel 2011 candidato a sindaco per il Terzo Polo (oltre il 12% dei voti), "senza attendere ulteriori sviluppi processuali e senza perdere tempo". In una nota ufficiale, lo schieramento chiede al sindaco Concas di presentare le dimissioni per "permettere alla città di guardare avanti e allo stesso Concas di difendersi con maggiore serenità". Stupito il consigliere comunale Andrea Galimberti: "Abbiamo sempre considerato Concas un avversario con cui confrontarci e dialogare, non avremmo mai immaginato di dover prendere atto di un arresto per corruzione. La maggioranza abbia la lucidità di comprendere che l'unica strada è dare voce agli elettori", afferma.

Prende tempo la Lista per Pioltello, "pioniera" della Rete Civica lombarda e storica alleata del Pd a Pioltello. In un post sul suo blog scrive tra l'altro: "Siamo solidali con l'uomo Concas". E poi: "A Pioltello, comunque, la vita non si ferma e come forza politica locale siamo impegnati a continuare il nostro sforzo amministrativo in modo che non vi siano condizionamenti o disservizi causati da questa situazione". Come a dire, si va avanti lo stesso.

LE INTERCETTAZIONI - Emergono intanto alcune intercettazioni (ce ne sono in totale 420 mila) dell'inchiesta "Clean Day". La vicenda pioltellese è una goccia rispetto al resto. 20 mila euro di presunta tangente sono pochissimi rispetto al milione per due massimi dirigenti di Amsa affinché non partecipasse alla gara dei rifiuti di Monza del 2009. Quelle su Concas sembrano comunque inchiodarlo, a quanto viene riportato. Come il dialogo del 26 febbraio 2013 tra i Sangalli: "All'opposizione lui ha detto: io sono il sindaco e me ne assumo la responsabilità". Sottinteso: del rinnovo per tre anni alla Sangalli, valore 8 milioni di euro.

Il primo marzo 2013 i microfoni (si tratta di intercettazioni ambientali) captano padre e figlia Sangalli contare i soldi fino a 20 mila, metterli in una busta e partire. Sembra anche che Concas ne avesse chiesti 10 mila in più, non concessi dal "patron". Ora la magistratura verificherà e lavorerà. Pioltello, per il momento, aspetta.

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