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Test antidroga, la regione li vuole per docenti, medici e infermieri (ma non per i politici)

Mozione approvata dal consiglio regionale lombardo. Ma un emendamento che chiedeva di estenderli a chi ricopre cariche pubbliche è stato bocciato

La regione chiede controlli a campione sull'alcoldipedenza e sull'uso di droghe per il personale sanitario degli ospedali e per gli insegnanti. Una mozione in tal senso, proposta da Riccardo De Corato di Fratelli d'Italia, è stata approvata martedì 7 febbraio in consiglio regionale. Nel testo si chiede di portare la questione al tavolo "Stato-Regioni".

«Alcuni fatti di cronaca hanno posto alla luce il problema della stabilità psichica del personale medico: ricordiamo che l'anestesista dell'ospedale di Saronno, accusato di omicidio, faceva uso di cocaina», argomenta De Corato, secondo cui molti lavoratori sono già oggi soggetti a sorveglianza (tra questi, i macchinisti dei treni, i lavoratori che maneggiano gas tossici e altri ancora). «Non vogliamo aprire una caccia alle streghe, ma dare una sorveglianza sanitaria a soggetti deboli che operano in campi molto delicati, come la salute o l'educazione dei nostri ragazzi», spiega De Corato.

Contrario alla mozione il centrosinistra. Che, con Chiara Cremonesi (Sel), parla di «strumentalizzazione dei fatti di cronaca come l'anestesista di Saronno» e di «criminalizzazione di due intere categorie, mettendo in relazione la stabilità psichica con l'uso di droghe: assurdo». Per Cremonesi, gli insegnanti e i sanitari andrebbero piuttosto «tutelati sulle condizioni di svolgimento delle loro professioni».

Bocciato un emendamento del Movimento 5 Stelle che chiedeva di estendere, invece, i controlli anche ai politici e coloro che ricoprono cariche pubbliche. «I controlli antidroghe, una battaglia dei nostri portavoce alla camera dei deputati, andavano estesi anche alla categoria dei politici e degli amministratori», dichiara Paola Macchi: «E' questione di coerenza, dobbiamo dare il buon esempio a partire da noi stessi che assumiamo decisioni che necessitano di assoluta lucidità».

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