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Vendita A2A: il ricavato per opere pubbliche

Un emendamento di Pietro Tatarella (Forza Italia) approvato dal consiglio con il parere favorevole del sindaco Pisapia

Il ricavato dalla cessione del 2,5% della propria quota di A2A, circa 65 milioni di euro, il comune di Milano dovrà destinarlo alla realizzazione di una o più opere pubbliche di ''valenza straordinaria per la città'': è quanto prevede l'emendamento di Pietro Tatarella (Fi) alla delibera sull'addio al duale e sulla cessione di azioni della multiutility, approvato lunedì durante la "maratona" in consiglio comunale.

La modifica inserisce nel testo del provvedimento la destinazione d'uso della somma. ''Le risorse derivanti dalla cessione di una quota della partecipazione detenuta dal Comune di Milano in A2a - recita l'emendamento - dovranno essere interamente destinate alla realizzazione di opere pubbliche di valenza straordinaria per la città''.

L'emendamento ha ricevuto il parere favorevole del sindaco Giuliano Pisapia - che si era espresso nella stessa direzione durante uno dei suoi interventi in aula - e l'approvazione di 34 consiglieri di entrambi gli schieramenti, con tre astensioni (due esponenti di Ncd e il consigliere di M5S).

Nel pomeriggio, con un altro emendamento, il consiglio comunale aveva corretto al ribasso il numero di membri del futuro Cda, da 14 a 12.

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