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"Daccò mi disse che si doveva pagare, se no nulla da Regione"

È quanto emerge dai verbali di Mozzali, 'factotum' a 'servizio' della Maugeri. Dalle carte vengono a galla alcuni meccanismi del cosiddetto sistema Maugeri-Regione Lombardia

Nuove rivelazioni sul “sistema” Maugeri-Regione Lombardia arrivano dai verbali del 22 giugno e del 23 aprile scorso, appena dissecretati, di Gianfranco Mozzali. L’uomo è stato un 'factotum' a 'servizio' della struttura sanitaria, oggi agli arresti domiciliari. Dalle carte si comprende meglio il funzionamento del sistema che, per l'accusa, avrebbe portato circa 200 milioni di euro di stanziamenti in meno di dieci anni alla Fondazione Pavese e in cambio 'benefit' di lusso, come viaggi e yacht, a Roberto Formigoni.

Dalle dichiarazioni di Mozzali emerge come da un lato Costantino Passerino, ex direttore amministrativo della Maugeri, "corrispondeva a Daccò una percentuale del 18% sugli importi erogati dalla Regione Lombardia al di fuori dei rimborsi dei drg", ovvero sugli stanziamenti per le cosiddette funzioni non tariffabili.

D’altro canto, "Passerino chiedeva a Daccò l'erogazione della somma che di volta in volta riteneva necessaria per la Fondazione (Fondazione Pavese, ndr) al fine di far quadrare i bilanci. Si partiva sempre dall'importo. Daccò doveva poi trovare il modo per farlo erogare dalla Regione". Come? "Sulle modalità - ha messo a verbale il consulente - intervenivano gli accordi con Lucchina. I due strumenti principali attraverso i quali la Regione erogava quanto richiesto erano le funzioni aggiuntive e poi le maggiorazioni sui Drg".

Passerino "con Daccò usava un linguaggio più 'disinvolto' nel senso che spesso mi riferiva di avergli detto di 'darsi da fare col suo Presidente' e che si 'desse una mossa' a fare quello che lui chiedeva". Secondo i pm, poi, Daccò e Simone avrebbero drenato dalle casse della Fondazione, attraverso una serie di consulenze fittizie, circa 70 milioni di euro, dirottandoli su un reticolo di società e conti esteri.

“Ricordo - ha dichiarato Mozzali - che quando c'erano questioni sugli importi da pagare, più volte Daccò mi ha detto che bisognava pagare altrimenti non sarebbe arrivato nulla dalla Regione, intendendo in questo modo che i soldi servivano per risolvere i problemi". Poi nei verbali Mozzali aggiunge un’importante considerazione: "Se fosse cambiata la Giunta, la Maugeri avrebbe potuto perdere tutti i benefici riconosciuti''.

E un dettaglio: "Una settimana prima del suo arresto (per il crac del San Raffaele, ndr), Daccò ha detto a Passerino, il quale era preoccupatissimo, di stare tranquillo in quanto lui aveva sistemato i suoi conti in modo tale che non risultassero uscite verso politici o funzionari pubblici e che il denaro rimaneva nella sua disponibilità".

Per concludere, stando ai verbali di Mozzali, "sicuramente negli anni c'é stato un aumento significativo negli importi complessivamente riconosciuti ed erogati dalla Regione Lombardia a favore di Fondazione Maugeri”

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