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Via d'acqua per Expo, polemiche contro il delegato del comune

Dopo la promessa che verrà presentato un percorso alternativo, montano le polemiche. E anche alcuni consiglieri del Pd "festeggiano"

Venti giorni per decidere il percorso alternativo della "Via d'Acqua Sud", per salvare i parchi della periferia ovest di Milano, e si scatena la polemica politica. Bersaglio principale il delegato del comune per Expo 2015, Gianni Confalonieri. L'uomo che in questi mesi ha condotto una (difficile) trattativa per cercare di venire incontro alle pressanti richieste dei cittadini e dei residenti di Baggio, Trenno e Gallaratese, in massima parte contrari alla via d'acqua, considerata uno spreco di risorse pubbliche per un canale non navigavile che, alla fine, avrebbe imbruttito i parchi (Trenno e Cave soprattutto), lambendo anche (alle Cave e al Gallaratese) punti inquinati di terreno.

CENTRODESTRA CONTRO CONFALONIERI - Il centrodestra si scaglia contro Gianni Confalonieri. Alan Rizzi, capogruppo di Forza Italia, parla di "colossale incompetenza degli arancioni" e chiede di "rivedere la posizione del dirigente", ricordando che "le vie d'acqua erano nate come un progetto di valorizzazione del paesaggio e della tradizione agricola. Invece il tracciato che quarcia i parchi delle Cave e di Trenno è nato grazie al completo disinteresse del comune". Riccardo De Corato (Fdi) indica invece in Giuliano Pisapia il diretto responsabile: "E' stato lui a scegliere Confalonieri, di cui in tanti stanno chiedendo la testa considerandolo incapace di gestire l'organizzazione di Expo, come ha dimostrato il fallimento del progetto delle vie d'acqua. Io dico che Confalonieri è solo un delegato e che chi ha sbagliato è il sindaco, che ha imposto un progetto senza spiegarlo ai milanesi e cercare il loro consenso".

IL SINDACO: "CONFERMO FIDUCIA" - Giuliano Pisapia ha confermato la massima fiducia nel suo dirigente: "Il suo impegno, anche in numerose assemblee pubbliche e incontri, è sempre stato finalizzato alla verifica di quale potesse essere la soluzione migliore", afferma il sindaco in una nota di Palazzo Marino.

IL PD E I PARCHI - La posizione ufficiale del Pd è stata espressa dal segretario metropolitano Pietro Bussolati e dal capogruppo in comune Lamberto Bertolè. Il Pd, si legge nella nota, "ha contribuito a sostenere le ipotesi di possibili modifiche al percorso delle vie d'acqua". Ma - prosegue la nota - "spiace constatare (..) che non si potrà intervenire per riqualificare quelle aree dei parchi che avrebbero beneficiato di questi interventi".

CONSIGLIERI PD - Si esprimono però duramente contro la via d'acqua alcuni esponenti del Partito democratico. Per Roberto Biscardini, consigliere comunale, "i comitati del No hanno avuto buon gioco di fronte ad un'opera che ben si sapeva essere inutile e costosa". Per Roberto Caputo, consigliere provinciale, "era molto meglio dare spazio al progetto presentato da Italia Nostra, anziché a un piccolo canaletto inutile". E per Carlo Monguzzi, consigliere comunale, "un canale navigabile che non creasse problemi ambientali era un'idea affascinante. Un canaletto per far defluire le acque di raffreddamento di Expo è tutt'altra cosa: non bello, non utile, inutilmente costoso".

Intanto i comitati No Via D'Acqua, No Canal e Cambia Canale promettono che continueranno a presidiare i cantieri finché non verrà presentata la proposta alternativa promessa.

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