La Sardegna sbarca in continente
Quasi trent'anni d'esperienza dietro a questo ristorante, si chiama il "Barone Sardo" probabilmente per le concessioni vassaliche dalla madrepatria.
Il locale è semplice per niente sfarzoso infatti lo chef Luigi Piccolillo ha messo tutto il suo ingegno più che nell'arredamento nei piatti vero vanto per questo posto.
Proprio quando le cucine internazionali si dichiarano pro/contro gli OGM e la cucina molecolare, qui si ribadisce la scelta di prodotti genuini della bella isola. Tutto artigianale finchè i prodotti non si esauriscono. La scelta varia tra piatti di terra e di mare, a nostro giudizio l'opzione ittica merita visti gli ottimi antipasti di fregula, malloredus e tonno. La gamma di sapori spazia grazie alle capacità di Luigi. Per gli amanti delle carni la Mustela, corrispettivo sardo del capocollo, il mitico porceddu sardo e la salsiccia col finocchietto. I piatti speciali? Il tonno arrosto alla carlofortina. Dessert? Pecorini e seadas. Ottimo il servizio ricorda molto l'accoglienza del litorale sardo.