Lontano dai luoghi della movida, in Piazza Gambara, 4 a Milano, recentemente riqualificata e aperta al quartiere come luogo di sosta e passeggio, apre nel settembre 2013 Vinello a Milano.
In poco tempo questa piccola enoteca è diventata punto di riferimento per il quartiere grazie sia alla vendita di vini sfusi, prevalentemente piemontesi (Grignolino, Barbera, Dolcetto e Cortese) e marchigiani (Verdicchio dei Castelli di Jesi e Montepulciano), sia alla mescita.
All'ora dell' aperitivo il locale si riempie di persone che hanno voglia di farsi consigliare e sperimentare vini, dalla Garganega di Angiolino Maule, vino naturale senza solfiti aggiunti, al prosecco Colfondo fermentato in bottiglia Profondo di Miotto ai rossi più corposi come la Bonarda bio della Collina del del Milanese o l'Alea Viva di Andrea Occhipinti del Lago di Bolsena.
Oltre al vino, l'offerta di cibi è composta da piccoli taglieri di salumi e formaggi, volutamente preparati con pochi ingredienti che spaziano dalla coppa artigianale di Varzi, al formaggio di pecora di Luca Montaldo, amico fraterno e abile casaro, al pane del laboratorio del carcere minorile Beccaria condito con olio biologico di Greve in Chianti.
Il tutto in un ambiente informale ma curato, che ricorda le vecchie vinerie di un tempo (avete mai sentito parlare dei Trani?), ma che anche strizza l'occhio ai locali d'oltralpe dove, si dice, queste cose si fanno meglio.
Vecchi schedari contengono le bottiglie in vendita, tavolini in marmo di Carrara invitano alla sosta, sedie recuperate dalle cucine e tinelli di quando si era bambini , la credenza portata dalla casa al lago e sapientemente restaurata, il tavolo da lavoro su cui poggiano le damigiane, fino alla grande testa di cervo che sovrasta il piccolo bancone, tutto concorre a dare al luogo un sapore inusuale per Milano.