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Festa del papà: storia, aneddoti e una ricetta gustosa da preparare in casa

Scopriamo le origini della Festa del papà e la ricetta dei tortelli dolci, per regalare un sorriso in questi giorni difficili

In una situazione di emergenza sanitaria ormai mondiale, a causa della rapida diffusione del coronavorus, la maggior parte di noi è costretta a stare in casa per limitare la diffusione del contagio. Per aiutarvi a trascorrere qualche minuto di serenità dedichiamo questo articolo alla Festa del Papà, che ricorre il 19 marzo. Una festa che in altri tempi, in altri anni, rappresentava un momento di gioia per molte famiglie. Quest'anno sicuramente sarà tutto diverso, lo sappiamo, ma se questo articolo riuscirà a far sorridere anche un solo papà, o a far colorare un disegno da qualche bambino, per noi sarà una bellissima soddisfazione.

Storia

La festa del papà nasce nei primi decenni del XX secolo, per festeggiare la paternità e i padri in generale. La festa è celebrata in varie date e spesso è accompagnata dalla consegna di un regalo al proprio padre. Alla fine dell'Ottocento la Chiesa Cattolica proclamò San Giuseppe (festeggiato proprio il 19 marzo) protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa universale. Come sintetizzava papa Leone XIII: «In Giuseppe hanno i padri di famiglia il più sublime modello di paterna vigilanza e provvidenza; i coniugi un perfetto esemplare d’amore, concordia e fedeltà coniugale [...]".

Idee e regali per a Festa del Papà

La festa nei diversi Paesi

Se in Italia la festa del papà viene celebrata il 19 marzo, la data cambia a seconda del Paese: in Serbia, per esempio, i papà vengono festeggiati il 6 gennaio; nei Paesi che seguono la tradizione anglosassone, molti nel continente americano, la festa si tiene invece la terza domenica di giugno. In Australia e in Nuova Zelanda, infine, la data è fissata prima domenica di settembre.

Dolci tipici

Mai come ora, in cui molti di noi sono a casa, è importante festeggiare i papà in modo responsabile: quale occasione migliore per preparare un buon dolce tra le mura domestiche? Il dolce tipico della festa ha varianti regionali ma per lo più a base di creme e/o marmellate. Alcuni esempi? I bignè di San Giuseppe a Roma, tradizionalmente preparati fritti, o il dolce napoletano, che prende il nome di zeppola di San Giuseppe, mentre in Toscana e in Umbria è diffuso come dolce tipico la frittella di riso, con riso cotto nel latte aromatizzato con spezie e liquori.

In Sicilia, invece, la festa del papà trova la sua massima espressione in diversi tipi di dolci come ad esempio le Sfince di San Giuseppe, una frittella morbida ripiena di ricotta di pecora e condita con scorze d'arancia.

In Lombardia, infine, le famiglie celebrano la festa del papà con i tortelli di San Giuseppe, un grande classico delle regioni del nord, facili da preparare e davvero amati da tutti. Vediamo insieme come prepararli a casa.

La ricetta dei tortelli di San Giuseppe

Ingredienti:

Latte 120g • 750 kcal
Burro 50g • 380 kcal
Sale un pizzico • 21 kcal
Vanillina una bustina • 750 kcal
Farina 00 150g • 750 kcal
Lievito in polvere per dolci una bustina • 600 kcal
Zucchero 50g • 600 kcal
Uova 4 • 79 kcal
olio di semi per friggere q.b.

Versare il latte e il burro in un pentolino a temperatura ambiente e farli sciogliere a fiamma bassa. Aggiungere un pizzico di sale, la vanillina e lo zucchero e portare a bollore mescolando con un mestolo in legno. Setacciare la farina insieme al lievitoliete dal fuoco il composto di latte e burro quando sarà arrivato a bollore, unire tutta la farina setacciata in una volta e lavorate energicamente con un mestolo fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Cuocere quindi sul fuoco per circa due minuti fino a che il composto risulterà compatto; versarlo quindi in una ciotola e lasciarlo raffreddare. Unire un uovo alla volta, amalgamando l'impasto con ogni uovo fino a farlo risultare morbido. Nel frattempo, scaldare l'olio di semi in un tegame dai bordi alti. Quando l'olio è bollente rendere una noca di impasto con un cucchiaino e versarlo nell'olio, girandolo fino a far gonfiare il tortello su entrambi i lati senza lasciarlo crudo all'interno.

Una volta fritti e dorati, prendere i tortelli con una schiumarola, porli su un foglio di carta assorbente e, una volta raffreddati, spolverarli con zucchero a velo.

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