L'arte di strada non viene fatta ripartire
Chi Vi scrive è una cantante ma soprattutto una cittadina milanese di nascita ed è proprio in questa veste che mi pongo a Voi al fine di sensibilizzare la Vostra cortese attenzione al tema che Vi rappresento qui di seguito. Faccio parte della categoria degli artisti di strada iscritti alla piattaforma Stradarte che ne regolamenta lo svolgimento. A seguito delle numerose pressioni per ottenere disposizioni in merito alla ripresa dell’attività sia da parte degli organi comunali competenti sia da parte dell’unico punto di riferimento: la bacheca degli avvisi agli iscritti (circa 1.500), ho appreso ieri la notizia del prolungamento chiusura postazioni attraverso la mail a me recapitata. Vorrei sottolineare che l’Ufficio nostro referente da me interpellato ha espressamente precisato che la data indicata nella suddetta comunicazione si riferisce alla possibilità di prenotare le proprie postazioni e NON all’apertura dei concerti che “slitteranno sicuramente almeno di altre due settimane”. Avevo appena letto con immenso piacere la splendida iniziativa musicale che si svolgerà a partire da lunedì 15 p.v. presso il Castello Sforzesco e non riesco ad intravedere motivi tali da escludere la nostra categoria dall’ordinanza regionale che contempla – come a Voi noto - il legittimo svolgimento dei concerti all’aperto con decorrenza 15 giugno (superfluo precisare il rispetto dei dovuti requisiti dettati dalla situazione particolare). In sostanza: noi musicisti che rientriamo nella categoria “spettacolo e concerti” dobbiamo essere autorizzati ad esibirci con pari decorrenza. Mi rendo conto del fatto che la Vostra agenda sia satura di istanze e priorità tuttavia, essendo l’artista per propria natura privo di istinto rivoluzionario, sarebbe auspicabile non negargli il diritto all’espressione che è l’unica cosa che desidera condividere con i milanesi.