"Vietato il corteo No194"
"Fino a quando la battaglia pro-life era portata avanti da gruppi ritenuti marginali e poco significativi, la si poteva anche tollerare. Ma ora che l'opposizione all' aborto proviene anche da autorevoli personaggi politici, dal Papa, e addirittura "rischia" di diventare parte del programma di governo, allora non si può più tollerarla e lasciarle spazi. Quindi i finti "democratici" gettano la maschera e usano direttamente la censura per calpestare i diritti costituzionali degli italiani. Questo, in sintesi, il significato di quanto successo a Milano il 13 ottobre 2018. Riassumo per chi non lo sapesse. Alle ore 15 si doveva svolgere il consueto corteo del comitato No194, come avviene da molti anni da questa parte. Ad un' ora e mezza dall' inizio della manifestazione, l'avvocato Pietro Guerini, presidente del comitato No194, si vede recapitare un fonogramma dalla Questura che vieta lo svolgimento del corteo. I diktat di femministe, abortisti e radicali, pienamente incarnati nella giunta attuale di Milano, avevano ottenuto il loro effetto, cioè tappare la bocca a quelli che non la pensano come loro. Forse che questa decisione è stata determinata da qualche atto indebito compiuto dal comitato No194? Niente affatto! In dieci anni di cortei, i militanti no194 hanno sempre mantenuto un comportamento ineccepibile, rispettando alla lettera le disposizioni della questura, non effettuando alcun atto di vandalismo o intolleranza e terminando addirittura i cortei con pubblici ringraziamenti alle forze dell' ordine. E questo mentre la la mafia di centri sociali, antagonisti e femministe si dedicava alla provocazione sistematica, all' insulto, alle contromanifestazioni abusive, e pure al vandalismo dei muri della città, comprese chiese ed edifici storici. Anche questa volta, mentre i manifestanti pro-life se ne stavano pacificamente concentrati nel piazzale dove erano stati relegati dalla polizia, gruppi di antagonisti sfilavano attorno con megafoni e cartelli, cercando di disturbare e provocare. Evidentemente il divieto di manifestare le proprie idee vale solo per qualcuno, ma non per qualcun'altro. Vale per i pacifici, ma non per i prepotenti. Qualcuno si chiederà come sia possibile che istituzioni il cui compito dovrebbe essere quello di garantire il rispetto della democrazia e dei diritti, tolgano di punto in bianco il diritto di manifestare a gruppi pacifici che ne hanno tutto il diritto di farlo. Beh. tranquilli. Qualche "giustificazione" la si trova sempre quando fa comodo: o problemi di ordine pubblico, o di viabilità, o di sicurezza... Però in questo caso non si sono premurati nemmeno di addurre queste scuse. Hanno fatto valere solo l' arroganza del potere. L' arroganza di chi si ritiene in diritto di tappare la bocca agli altri perchè "decide" che non hanno le patenti di presentabilità e democraticità. Hanno tirato fuori al solita storia che al corteo No194 partecipano militanti di Forza Nuova, che sarebbero "fascisti". Ma, a parte il fatto che questi "fascisti" partecipano al corteo in veste privata a non con le bandiere della loro organizzazione, rimane il fatto che Forza Nuova non è fascista (se no sarebbe fuori legge), ma è un partito legale, che corre regolarmente nelle elezioni italiane, locali e nazionali. Quindi chi si arroga il diritto di impedire di manifestare a membri di un partito nazionale e legalmente riconosciuto è lui il vero fascita. Del resto militanti di Forza Nuova hanno sempre partecipato al corteo No194. Quindi il fatto che la questione sia stata sollevata solo oggi fa capire la natura pretestuosa dell' atto. Senza parlare del fatto che assieme ai forzanovisti, c' erano tutti gli altri, cioè persone semplicemente pro-life, e contrarie alla legge 194, e senza alcuna appartenenza politica o appartenenti ad altri partiti. Anche a loro è stato impedito di esercitare il loro diritto costituzionale. Ed è stato inflitto un grave danno, anche economico. Basti pensare che molti provenivano da regioni diverse dalla Lombardia. Un' ultima considerazione va fatta. Forza Nuova è uno dei pochi partiti ad essere dichiaramente contro la legge 194, una legge che, da quando esiste ha fatto 6 milioni di vittime innocenti, pari all' olocausto nazista. Coloro che invece strepitano contro questo partito, dicendo che "i fascisti non devono parlare", sono favorevoli alla legge stessa e alla presecuzione di questo olocausto. Lascio ai lettori ogni considerazione in proposito... ".