Un'opinione: "Esproprio forzato a Milano (si fermerà solo lì?)"
E' arrivato il comunismo:quello più becero e quello più diseguale, talmente ingiusto che il principio di uguaglianza posto una volta alla base di quella dottrina è stato sovvertito del tutto. E' in arrivo a Milano il Regolamento che consentirà l'esproprio delle case di proprietà privata a favore del Comune per non ben definite esigenze sociali. Non solo non viene premiato il merito, il risparmio, il lavoro, la produttività, ma viene punito chi cerca di sopravvivere senza gravare sulla collettività, senza assoggettarsi alle coop rosse e alle organizzazioni "umanitarie" che prendono soldi dall'Unione Europea e danno lavoro a raccomandati radical chic vestiti di cashmire.
Una volta c'era Proudhon che parlava di abolire la "proprietà privata", senza tenere conto del fatto che probabilmente chi un gruzzolo lo aveva messo da parte forse era in ragione del fatto che aveva lavorato una vita, che aveva mangiato pane e cipolla per anni, che aveva investito denaro, tempo, fatica, anni di vita per garantirsi un tetto che prima non aveva, una culla per i figli, uno scopo in una vita in cui ha senso costruirsi il senso e non tirare a vegetare come la maggior parte della gente ormai. E' per questo che in Italia, paese retto sul diritto romano che ha dato lumi alle legislazioni di mezza Europa, la proprietà privata è stata ritenuta valore fondamentale anche dalla Costituzione Repubblicana redatta anche dai comunisti come Togliatti.
All'art. 42 Cost. si legge che "La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti di scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale. " L'art.832 del codice civile rimarca: "Il proprietario ha il diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico". Si tratta, sostengono i giuristi civilisti, di un diritto perpetuo caratterizzato da immediata relazione con la cosa (realità), pienezza ed elasticità, cioè capacità di riacquistare, una volta contratta, la sua originaria illimitatezza.
Se già i risparmi in banca sono sottoposti al rischio delle fluttuazioni dei tassi, della bancarotta delle banche, e nelle case al furto dei delinquenti che non sempre sono i poveri e i meno fortunati di noi, e anche quei risparmi sono frutto del lavoro e del sudore di gente comune non necessariamente dei ricchi, e anche quei risparmi sarebbero proprietà sulle quali già ci sono troppe incidenze e prelievi forzosi, e adesso si profila l'ipotesi del 50enne che fra qualche anno andrà in pensione senza percepire una vera pensione, che pensava di acquistare un immobile per affittarlo e sbarcare il lunario e che non ha i soldi ora per ristrutturalo o che non lo affitta perchè ci sono troppi delinquenti in giro che ti distruggono l'immobile senza pagarti l'affitto e poi devi affrontare una causa di sfratto con ulteriori costi quel futuro pensionato dopo tanti sacrifici (un bilocale a Milano in centro costa 270.000 euro) si trova espropriato probabilmente senza indennizzo previsto per legge, da un Comune che non sa mettere a frutto gli immobili di cui è già proprietario adibendoli a case popolari per tutti e non soltanto per gli spiaggiati, oppure l'esproprio si abbatterà su soggetti ancora più svantaggiati.
Così il già moribondo mercato delle case subirà un serio colpo e gli agenti immobiliari e l'indotto che ci lavora saranno al collasso. L'Italia è un paese sempre più morto dove non si produce, dove non si consuma, dove non si sviluppa nulla e si affossa quel poco di produttività che c'è. Se anche la proprietà viene espropriata da dove si parte per mettere in moto l'economia? Non ci saranno più i soldi nemmeno per l'arte, i palazzi verranno abbandonati, nessuno investirà più in nulla, il turismo sarà archiviato e il patrimonio lasciatoci da borgomastri, città stato, e monarchie molto più illuminate degli attuali governanti sarà saccheggiato peggio che nel disastro del Campidoglio. Le oche già starnazzano, ma sembra che ci sia tanta sordità: arrivano i barbari!
F.C.