Imbrattamento spacciato per "arte" (quando la diseducazione passa per le scuole)
Ennesimo pugno nell' occhio dei writers, ai danni del decoro urbano e degli occhi della gente; e spacciato pure per "arte". Siamo in via Sapri, dietro la Certosa di Garegnano. Sembra incredibile , ma qualcuno ha autorizzato questo scempio sulla facciata di una scuola statale. Dicono che è "arte". Ma vogliamo scherzare? A me sembra solo esibizionismo e invadenza. Una forma di megalomanìa e bullismo mascherato. E purtroppo avvallato dalla demagogia politica e istituzionale (mi hanno detto che questa cosa è stata autorizzata dal Comune di Milano). L' unica cosa positiva di questo "esempio", è che serve benissimo a far capire l' assurdità delle argomentazioni dei "writers". Ci raccontano sempre che loro "abbelliscono" il paesaggio perchè "colorano i muri grigi". Ma quale abbellimento? Molto meglio i muri grigi che queste pagliacciate, che non si inseriscono in nessun contesto, ma sono solo violenza al paesaggio e agli occhi della gente, Del resto anche le pareti delle dolomiti sono grigie. Che facciamo? Le diamo in pasto ai graffitari perchè le colorino con la loro mercanzia, e poi diciamo pure che hanno "abbellito il paesaggio"? Qui siamo di fronte solo alla demagogia di chi non si fa scrupolo di svendere questi spazi perchè tanto è "roba pubblica", e quindi di nessuno! Se fossero case private, nessuno le farebbe "decorare" in questo modo. Così come nessuno farebbe imbrattare la sua auto con queste "macchie di colore", anche se la carrozzeria fosse grigia. Ma oggi si è perso il buonsenso e il senso della realtà, e anche il senso della bellezza. Mi chiedo perchè questi "artisti di strada" non vanno a fare i loro disegni su fogli di carta o tele (come facevano i veri artisti del passato), e poi li espongono in gallerie d' arte. No! Le loro opere devono sempre essere enormi, e in posti molto visibili, in modo che tutti siano obbligati a vederle. Questa è la dimostrazione che la loro non è arte, ma solo dittatura e prepotenza.