Iniziativa
Buonasera. Vorrei sottoporre alla Vostra attenzione e a quella dei Vostri affezionati lettori, un' iniziativa che mi è molto cara. Sono residente da sempre nella periferia milanese Quarto Oggiaro. Il quartiere non di rado è preceduto da una nomea poco edificante, che a volte sembra eclissare eventi, spazi e persone che ogni giorno promuovono, attraverso il loro lavoro, la diffusione dei valori di solidarietà e di integrazione multiculturale. Vi scrivo per parlarVi proprio di una di queste persone. Un volto tra tanti, forse, un nome tra molti, che sa regalare però un sorriso senza nulla chiedere in cambio. A questa persona vorrei dedicare alcune brevi righe. Troppo spesso le notizie ci raccontano di un tempo e ci rubano uno stesso, attraverso fatti di cronaca nera ed eventi terribili. Ogni tanto fa bene al cuore qualche buona notizia. Rosa De Marco è una ragazza di Quarto Oggiaro che per anni ha svolto volontariato presso l'oratorio del quartiere. Da piccola amava stare con i bambini del cortile e lo ama ancora adesso. Nel circondato di case popolari in cui abita e nelle quali è cresciuta è conosciuta da tutti. In questa realtà non sempre semplice da vivere lei è disponibile ad ascoltare i genitori, consigliare i ragazzi e giocare coi più piccoli, alcuni dei quali sono cresciuti troppo in fretta. Rosa, col suo sorriso e le sue parole accompagna ad una riscoperta della meraviglia di quegli anni. Sa ricordare ai bambini l'amore che c'è nel mondo e loro lo ricordano a lei. La cosa interessante è che Rosa non lavora con loro, non percepisce alcun guadagno dal tempo che gli dedica, se non un profondo e visibile arricchimento interiore. L'8 dicembre 2013 Rosa regala a sé e ai bambini del quartiere un sogno, o almeno la possibilità di credere che essi possano realizzarsi. Finalmente dopo mesi di prove va in scena un musical che coinvolge tutti loro. Tratto dalla omonima serie televisiva argentina, "Ninì Mamma del cuore", è uno spettacolo teatrale che ha voluto trasmettere il significato di famiglia come qualcosa che sa unire anche chi non è legato da legami di sangue. L' iniziativa ha commosso le numerose famiglie dei bambini coinvolti, alcune delle quali provenienti da situazioni di forte disagio, e ha lanciato un messaggio importante di coesione e di sostegno per i minori. Il Progetto è stato quasi interamente finanziato coi soli risparmi di Rosa e con un modesto sostegno economico di amici e famiglie, anche attraverso l'acquisto del biglietto teatrale. A distanza di tre anni, questo 10 dicembre avrà luogo un secondo musical. Attualmente si cercano finanziamenti da parte dei Reparti di competenza. "Il Natale che vorrei" vuol trasmette il "vero" significato del Natale: un momento di unione da vivere ogni giorno con le persone che ami, regalando a loro e a tutti quelli che ti circondano non doni materiali, ma affetto e aiuto. Se siamo ciò che facciamo, allora Rosa è certamente una persona generosa. Spero di non averVi disturbato con questo mio appello all'attenzione del bello che ci circonda, ma mi piacerebbe che questo foste da Voi raccontato. Cordialmente, Veronica B.