Rapina con percosse
"Sono Gian Marco, designer di 25 anni. Stanotte alle 00:15 all'incrocio tra via Archimede e via Carlo Poma sono stato fermato e placcato da tre ragazzi di circa 21 anni, un brasiliano e due marocchini di cittadinanza italiana. Dopo avermi chiesto ripetutamente delle sigarette hanno iniziato ad insinuare che io avessi rubato dei soldi al fratello di uno di questi (mai visti) e mi hanno sfilato il telefono dalla tasca dei jeans, continuando a cercare il portafogli nelle altre tasche della giacca mentre mi trattenevano in cerchio. A questo punto ammetto di avere dei soldi e sfilo il portafogli dall'interno della giacca e il telefono mi viene restituito. Mentre due si allontanano con i soldi e il portafogli, il più aggressivo dei tre, tatuato in faccia, inizia a spintonarmi fortemente e a tirarmi dei calci sull'addome e sul fianco facendomi male. Fortunatamente riesco a divincolarmi e a correre più che posso verso il commissariato in via pPoma. Il ragazzo avendo visto le volanti si ferma ed inizia a scappare verso i suoi compagni che andavano in direzione via Bronzetti. Ho iniziato ad urlare fuori al commissariato e i poliziotti sono intervenuti tempestivamente, siamo saliti in macchina e abbiamo intercettato i tre su via Bronzetti, fermati e arrestati, a 20 metri dall'abbandono del mio portafogli e del coltello di circa 20 cm che aveva addosso uno dei tre. I tre ragazzi sono stati fermati e arrestati. In seguito sono stato scortato in questura per depositare la denuncia e poi al pronto soccorso per un rx all'anca destra date le percosse in loco. Sono stato molto fortunato, potevo rimetterci le penne se avessi reagito, mi avrebbero ammazzato ma sono riuscito ad essere calmo e a correre più velocemente del mio inseguitore. In tutto ciò non si è affacciata neanche una persona dalle finestre".