Spettacolo Teatrale a Melegnano contro la violenza sulle donne
Lo spettacolo teatrale "Grida Silenziose" avrà luogo il 25 novembre alle ore 21.00 c/o la Sala delle Battaglie del Castello Mediceo; lo spettacolo verrà offerto dal Comune di Melegnano (Assessorato alle pari opportunità) in occasione della giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Questa è una prima produzione ufficiale della Compagnia Teatrale "Il Vuoto Pieno" che da gennaio diverrà anche Associazione Culturale. L'idea dello spettacolo è nata in collaborazione con l'Assessora Roberta Salvaderi. NOTE DI REGIA: questo spettacolo è la storia di tante piccole storie di grandi drammi: a volte nascosti sotto piccoli gesti e frasi all’apparenza innocue, a volte palesati a tal punto da apparire inverosimili e poco credibili. La violenza è diventata un’abitudine, uno spettacolo di massa che rende invisibili gli abusi che ci scorrono accanto ogni giorno. La violenza è un bisogno atavico dell’uomo e viene sempre palesato nei confronti dei più deboli o verso chi si ritiene una minaccia perché potrebbe essere superiore e sopraffarci. La violenza sulle donne si perde nei meandri del tempo, delle religioni, delle culture… sembra si sia rivelata negli ultimi decenni ma c’è da sempre… Questo spettacolo è la storia di Paulina, vittima di rapimento e torture subite durante il regime del suo paese che vive, in un loop temporale senza fine, gli incubi delle violenze subite… è la storia di Luther, carnefice e vittima di una guerra che lo condurrà nel baratro della pazzia, orfano di un dolce amore intriso di atroce violenza e di un tradimento che lo porterà all’estrema conseguenza… è la storia di Gaia che per anni ha subito soprusi psicologici e violenze fisiche dal marito e che, grazie al figlio ed all’aiuto di un’associazione contro la violenza sulle donne, è riuscita a rinascere… è la storia di Juliette e Pierre avvolti da vortici di violenza e pronti a giustificarsi e giustificare tutto e tutti… è la storia di Aamaal ragazza di 21 anni immigrata dal Pakistan all’età di 5 anni e vittima di un padre violento ed estremista… è la storia di Alberto, pentito per ciò che ha fatto e che cerca di vincere il tarlo della violenza che è in lui… Lo spettacolo è suddiviso in quadri con drammaturgie ispirate a testi tratti da: “La Morte e la fanciulla” di Ariel Dorfman; “Tomba di cani” di Letizia Russo; “Passi Affrettati” di Dacia Maraini; e di testi creati e scritti dal regista partendo da storie e testimonianze vere che analizzano la violenza sulle donne da diversi punti di vista: quello delle vittime, quello dei carnefici e quello dei testimoni. Uno spettacolo, curiosamente costruito da un uomo, per dar voce a quelle grida silenziose che si disperdono nel tempo. Drammaturgia e Regia: Cristiano Di Vita Con: Lucia Frigoli, Gianfranco D’Attanasio, Elena Cavalloni, Daniela Moliterno e Cristiano Di Vita Aiuto Regia: Simona Romeo Autore della foto: Erica Campanella