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ANBI, Formigoni: «I Consorzi sono fondamentali»

Tanti gli ospiti istituzionali presenti all'assemblea, tra cui il presidente della commissione agricoltura al Senato Roberto Formigoni che ha spiegato l'importanza del lavoro dei Consorzi nello sviluppo agricolo della Regione Lombardia

Nei giorni scorsi si è svolta a Roma l’Assemblea dell’ANBI, l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, un’occasione importante per un confronto a più voci (presenti, oltre ad esponenti parlamentari, tra i quali il presidente della commissione agricoltura al Senato Roberto Formigoni , rappresentanti di forze politiche, Organizzazioni Professionali Agricole, sindacati, mondo accademico, associazioni ambientaliste e società civile) sui temi della salvaguardia idrogeologica e della gestione della risorsa acqua, uno dei problemi che maggiormente colpiscono il nostro Paese, proprio nel momento in cui, dal Sud Italia, arrivano primi segnali di sofferenza idrica.

«I temi dell’acqua e della bonifica dei territori sono di fondamentale importanza per un Paese come il nostro» esordisce il presidente della commissione agricoltura al Senato Roberto Formigoni nel suo intervento, soffermandosi sul fatto che le tematiche della salvaguardia e della bonifica dei territori vanno a riallacciarsi a quelle più generali ma più importanti della sicurezza, intesa come territoriale, ambientale, alimentare. Si parla quindi del rischio idrogeologico.

Ma sensibilizzare e operare per la salvaguardia idrica è soprattutto fondamentale, prosegue Formigoni, «per l’agricoltura del nostro Paese». Settori, quello agricolo e agroalimentare che «nonostante la crisi di questi anni, sono riusciti a crescere e in modo particolare sul versante dell’esportazione». Senza dimenticare, ricorda il presidente che «il prodotto interno lordo garantito dal settore agroalimentare è il 17% del prodotto interno lordo totale nazionale».

In questa opera di sensibilizzazione sul tema delle acque e soprattutto di prevenzione del rischio idrogeologico, il lavoro di concerto con le singole regioni è fondamentale. «Ci sono regioni – spiega Formigoni – che si sono fatte carico di un' azione di miglioramento degli impianti di bonifica e di irrigazione e di un’azione complessiva di tutela dell’ambiente e di salvaguardia dal rischio idrogeologico». Tutto questo iniziando una proficua collaborazione con i Consorzi.

Entrando nel merito della Lombardia il presidente ha affermato che «la regione ha messo l’acqua come prima risorsa in rete, in un unico collettivo, per garantirne la distribuzione in modo capillare, tanto da nutrire un' agricoltura che fa della Lombardia la prima regione agricola italiana e la seconda a livello europeo». Una tale opera si poteva fare solo con il supporto dei consorzi di Bonifica: «sono loro gli artefici principali della circolazione incorporata delle nostre acque, che si sviluppa per un reticolo di oltre 20.000 chilometri lineari».

E parlando sempre del rapporto con i consorzi: «abbiamo dato loro un nuovo assetto e un nuovo ruolo attraverso un processo di riordino messo a punto con l‘intesa stato regioni nel 2008. Tutto questo ci ha permesso di ottenere una maggiore efficienza del sistema ma anche notevoli risparmi. Siamo stati in grado, inoltre, di creare un nuovo approccio alla difesa del suolo garantendo interventi più efficaci per l’irrigazione e lo sviluppo dell’agricoltura e per la salvaguardia dell’ambiente attraverso un opera di controllo costante delle reti idriche».

Ma il ruolo da protagonista dei consorzi arriva fino all’Expo, afferma sempre Formigoni, attraverso la costruzione delle Vie d’acqua, progetto a cui i Consorzi hanno attivamente partecipato.

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