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A Bologna finisce 1 a 3: l'Inter padrona del campo

L’Inter passeggia a Bologna, vince 3 a 1 e si riporta momentaneamente a più otto dalla Juventus. Tre legni colpiti, molte occasioni sprecate non hanno permesso ai nerazzurri di rimpolpare un risultato che non è mai stato in discussione

Nemmeno dopo l’immediato pareggio di Zalayeta, unica occasione sfruttata dai felsinei, la squadra di Mourinho ha avuto problemi a gestire la partita. Troppa la differenza di valori tra gli uomini in campo, troppa la sicurezza mostrata dai nerazzurri. Uniche note stonate, l’espulsione di Maicon a tempo scaduto e la disattenzione difensiva che ha consentito il gol rossoblu. Per il resto, segnali confortanti in vista del big match di martedì: al Camp Nou, contro il Barcellona, sarà un’altra storia ma gli uomini di Mourinho arrivano con le giuste motivazioni.

Il tecnico portoghese aveva annunciato poco turn over e stavolta rispetta le promesse, con il solo Balotelli al posto di Eto’o in una formazione tipo. Proprio il giovane attaccante risponderà alla grande, dopo la mini-polemica sul suo tifo. Colomba presenta le tre punte Adailton, Di Vaio e Zalayeta, per cercare di impensierire la capolista. L’Inter prende il pallino del gioco sin dai primi minuti e sblocca il risultato con Milito: il Principe, al 21’, sfrutta una palla vagante e si gira bene sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Palla al centro e arriva l’immediato pareggio felsineo con un gran gol di Zalayeta, bravo a sfruttare un’indecisione dei due centrali. L’Inter non ci sta e si butta in avanti. Un incredibile doppio palo nega il raddoppio ma ci pensa SuperMario a insaccare di testa al 41’, ancora sugli sviluppi di un corner.

Nella seconda frazione i nerazzurri collezionano altre palle gol a ripetizione e a chiudere il match ci pensa Cambiasso. Ancora un’iniziativa di Milito che scatta sul filo del fuorigioco e serve bene l’argentino bravo a incrociare sul palo opposto. C’è tempo ancora per una traversa di Milito e per l’espulsione di Maicon, un cartellino rosso facilmente evitabile anche perché giunto a tempo praticamente scaduto con il risultato già in cassaforte. L’arbitro punisce gli insulti del brasiliano rivolti al guardalinee, per una rimessa laterale non concessa.

A parte quest’episodio, Mourinho può essere soddisfatto per il gioco e per il risultato: “Sono contento perché abbiamo giocato bene, con sicurezza e non abbiamo mai sofferto. Adesso c’è la grande sfida contra i blaugrana, voglio testare la personalità dei ragazzi per capire dove possiamo arrivare”.
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