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A Cagliari i campioni d'Italia perdono 2 a 1 e Mourinho pensa al futuro

Al Sant'Elia finisce 2 a 1 oer il Cagliari e Mourinho ne approfitta per presentare Bolzoni e parlare del futuro: "Sono molto, molto ma molto più vicino a rimanere all'Inter che ad andare al Real Madrid”

Uno scudetto già cucito sulle maglie, 34 gradi e una squadra da affrontare con altrettante poche motivazioni: questi gli ingredienti della partita che l’Inter perde per 2 a 1 in casa del Cagliari. Al Sant’Elia la testa è già alle prossime vacanze e il caldo fa il resto. Un solo obiettivo di squadra che in realtà è di un singolo giocatore: aiutare Ibrahimovic a vincere la classifica cannonieri. E pazienza che anche con una vittoria nell’ultima giornata, i nerazzurri avranno totalizzato meno punti rispetto alla scorsa stagione.

Mourinho concede la passerella a Toldo e schiera, al fianco di Zlatan, Cruz e Jimenez: lo svedese è a caccia del ventitreesimo sigillo che trova dopo appena otto minuti di gioco, grazie anche alla complicità di Marchetti. Aggancio a Di Vaio riuscito nella speciale classifica marcatori, nell’ultima partita contro l’Atalanta Ibra proverà a vincere per la prima volta il titolo di capocannoniere del campionato italiano.

Al Cagliari di Allegri, però, non si addice il ruolo di sparring partner. C’è da onorare una stagione splendida e il primo gol in campionato di Cossu fa esplodere lo stadio. Nella ripresa è ancora Ibrahimovic che cerca la doppietta personale ma trova sempre un Marchetti attento. Quando il portiere rossoblu non può nulla, invece, è il palo a dire di no a una bella conclusione da fuori di Balotelli. I conti li aveva chiusi però Acquafresca con un bel colpo di testa che finalizzava una manovra corale dei padroni di casa. Risultato negativo, dunque, che non lascia del tutto indifferente Mourinho: “So che è difficile giocare certe gare perché ormai non abbiamo più niente da chiedere. Salvo il gol di Zlatan e l’esordio di Bolzoni, un ragazzo che farà molta strada”.

Ma l’argomento principale è il suo futuro, dopo quello 0,01% lasciato al destino imperscrutabile: “Io mi trovo bene a Milano, vogliamo ulteriormente migliorarci e ho un ottimo rapporto con tutti. Io sono molto, molto ma molto più vicino a rimanere all'Inter che ad andare al Real Madrid”. E proprio dalla capitale spagnola, il Presidente in pectore Fiorentino Perez smentisce trattative ed eventuali accordi con lo Special One. Per adesso a Milano, sponda nerazzurra, si possono dormire sonni tranquilli.
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