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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Dallo Scudetto al flop: Milan scarica 'Acciughino' Allegri dopo 4 stagioni

'Acciughino', così è simpaticamente chiamato dagli amici il tecnico toscano vinse il Tricolore nel 2011

Si è chiusa con un comunicato affidato al sito della società, l'avventura di Massimiliano Allegri alla guida del Milan. Per il tecnico livornese quattro stagioni in rossonero cominciate alla grande con la vittoria dello scudetto numero 18 della storia del 'Diavolo' nella stagione 2010-2011. 'Acciughino', così è simpaticamente chiamato dagli amici il tecnico toscano, un passato da centrocampista, parte subito bene con un successo rotondo, 4-0, contro il Lecce nella prima giornata di campionato a San Siro il 29 agosto. 

Una marcia trionfante chiusa il 7 maggio conquistando il tricolore dopo 7 anni. In Champions il Milan si ferma agli ottavi col Tottenham, in semifinale in Coppa Italia. Le fortune del Milan targato Allegri proseguono con il successo in Supercoppa italiana grazie al 2-1 contro l'Inter nel derby giocato a Pechino nell'agosto 2011. I buoni risultati ed il feeling con la dirigenza rossonera porta la società a rinnovare il contratto biennale siglato il 25 giugno 2010 per altre due stagioni. 

La stagione 2011-2012 è senza successi per il club più titolato al mondo: in campionato i rossoneri finiscono alle spalle della Juventus di Conte, si ferma ai quarti l'avventura in Champions League per mano del Barcellona; in semifinale lo stop in Coppa Italia. Da grande gestore di campioni, nella stagione 2012-2013 Allegri dimostra di saper valorizzare il materiale umano a disposizione. Orfano di Ibrahimovic e Thiago Silva, e altri campioni appartenenti alla vecchia guardia, l'allenatore del Milan parte male in campionato ma con uno strepitoso girone di ritorno riesce ad ottenere la terza piazza. 

La Coppa Italia sfuma ai quarti, in Champions è ancora il Barcellona di Messi a infrangere i sogni del Diavolo negli ottavi: al 3-0 dell'andata per i milanisti rispondono al Camp Nou gli azulgrana che si impongono per 4-0 nella notte della 'remuntadà. Tra indiscrezioni e smentite, il rapporto tra Allegri e la società in estate sembra ormai arrivato al capolinea ma il tecnico rossonero resiste alle avance della Roma e, a sorpresa, resta al Milan. Grande sostenitore del tecnico toscano l'ad Adriano Galliani. Il resto è storia recente. I numeri parlano chiaro: in questa stagione i rossoneri sono 11esimi dopo 19 giornate con 22 punti all'attivo, 5 vittorie, 7 pareggi e altrettante sconfitte, 31 i gol fatti, 30 quelli subiti. 

L'ultima sconfitta ieri sera a Reggio Emilia 4-3 proprio contro il Sassuolo, la squadra che lo lanciò come tecnico e con cui conquistò una storica promozione dalla C1 alla B nella stagione 2007-2008. Nota positiva dei rossoneri è la qualificazione agli ottavi di finale di Champions con i rossoneri ultimi superstiti della pattuglia italiana ma attesi dal difficile impegno contro l'Atletico Madrid capolista della Liga guidato da Diego Simeone.

Adesso dopo l'esonero di Allegri, il Milan è stato 'provvisoriamente' affidato a Mauro Tassotti. Ma i principali candidati a succedere ad Allegri sono il tecnico della Primavera rossonera Pippo Inzaghi e Clarence Seedorf. L'olandese, infatti, come previsto nel contratto che lo lega fino a giugno ai brasiliano del Botafogo, può liberarsi senza pagare alcuna penale a meno che non vada a giocare altrove.

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