rotate-mobile
Sport

Cagliari - Inter 1-2 | Sant'Elia "conquistato": il tris è servito

I nerazzurri con Kovacic e il solito Icardi battono il Cagliari e ottengono la terza vittoria consecutiva. Squadra in costante crescita, ma con ancora qualche amnesia difensiva

Sempre meno "mazzarriana", sempre più "manciniana". Anche nel rapporto con la fortuna propria e con quella degli avversari. Con una partita per larghi tratti giocata bene, ma con qualche evidente amnesia di troppo, l'Inter di Roberto Mancini passa al Sant'Elia di Cagliari e mette in fila la terza vittoria consecutiva. Segno evidente, questo, di una squadra in crescita, che prova a seguire passo per passo i dettami e le volontà del suo allenatore. Allenatore che, dal canto suo, sembra aver ormai trovato la quadratura del cerchio per tornare a fare grande la sua Inter. 

I nerazzurri, come successo già diverse volte con Mancini in panchina, partono subito forte. Nei primi minuti le occasioni latitano, ma l'Inter è più presente in mezzo al campo e, con quell'atteggiamento da grande che il suo mister continua a pretendere, fa la partita. Al 19' gli sforzi degli ospiti sono quasi premiati. Icardi a centrocampo resiste alla carica di un avversario, copre la palla e regala un assist al bacio per Podolski: il tedesco salta tutti, Brkic compreso, ma si incarta e perde l'occasione buona per portare in vantaggio i suoi.

Cinque minuti e la palla buona capita ancora sui piedi, anzi sulla testa, dell'attaccante ex Arsenal, apparso ancora per lunghi tratti un oggetto estraneo alla squadra. Santon va via in doppio passo sulla sinistra e mette al centro, Podolski colpisce male di testa da dentro l'area piccola e Brkic non deve neanche intervenire. Deve intervenire eccome, invece, al 30' quando il portiere del Cagliari è super a dire di no a Brozovic imbeccato ancora da uno ottimo Santon. Agli sgoccioli del primo tempo Podolski "cala il tris": il centravanti tedesco spreca un ottima palla di Guarin, colpendo male di testa e mandando sul fondo. 

Se nella prima frazione l'Inter è sprecona e imprecisa, nel secondo tempo i nerazzurri sono letali. Bastano poco più di cento secondi ai ragazzi di Mancini per trovare il vantaggio. Kovacic di tacco lancia Podolski che va al cross per Icardi: l'argentino stoppa in area, si allunga la sfera e a concludere l'azione arriva il centrocampista croato, che insacca di giustezza sotto la traversa.

Il vantaggio, proprio come al Celtic Park, spegne l'attenzione dell'Inter. Al 7' Vidic regala palla a Cossu, che a tu per tu con Carrizo spreca tutto, calciando alle stelle. Passano cinque minuti e a sbagliare è Juan Jesus. Il brasiliano regala palla a M'Poku, che salta mezza difesa ma si fa ipnotizzare dall'estremo difensore avversario nel tu per tu decisivo.  Altri tre minuti e la storia si ripete, con lo stesso copione: altra distrazione incredibile in fase di disimpegno dell'Inter e Carrizo salva tutto nell'uno contro uno con Longo.

Dalla paura al raddoppio: tutto in un attimo. Perché dopo aver resistito alla veemente reazione del Cagliari, l'Inter - al 23' - trova il gol del 2-0. Campagnaro recupera: Medel innesca Icardi, che manda a vuoto con una finta Capuano e col sinistro insacca a giro. Dura poco, però, la tranquillità dei nerazzurri perché al 29' il Cagliari accorcia le distanze. Longo va via sulla destra e carica il tiro: palla sul palo, schiena di Carrizo e gol. Gli attacchi finali non spaventano più di tanto l'Inter, che anzi va vicinissma al terzo gol con una traversa dalla distanza di Hernanes. 

E ora i nerazzurri vedono finalmente la luce: terza vittoria di fila e gioco ritrovato. La cura Mancini comincia a dare i suoi frutti. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cagliari - Inter 1-2 | Sant'Elia "conquistato": il tris è servito

MilanoToday è in caricamento