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Dà dei "mangiabanane" agli africani: ma per Galliani "non è razzista"

"Quella di Tavecchio è stata una battuta infelice, ma adesso viene dipinto come un razzista. Invece lì finisce. La posizione del Milan non cambia": spiega l'ad milanista

"Quella di Tavecchio è stata una battuta infelice, ma adesso viene dipinto come un razzista. Invece lì finisce. La posizione del Milan non cambia".

Lo ha detto Adriano Galliani, ad del Milan, parlando ai microfoni di Sky Sport a proposito delle dichiarazioni sugli extracomunitari di Carlo Tavecchio, candidato alla guida della Federazione calcistica italiana.

"La vita di Tavecchio è sempre stata improntata alle istituzioni, non è un razzista", ha aggiunto. Galliani ha quindi salutato Demetrio Albertini: "Lo conosco da bambino, quando giocava con le giovanili del Milan e con lui rapporto personale è ottimo". 

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